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Risultati Elezioni Arzano: vince Fiorella Esposito, sostenuta da De Magistris

I risultati del secondo turno premiano Fiorella Esposito che vince al ballottaggio ed è il primo (e unico) sindaco della provincia di Napoli espressione del movimento di Luigi De Magistris.
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Il nuovo sindaco di Arzano Fiorella Esposito.
Il nuovo sindaco di Arzano Fiorella Esposito.

Arzano si colora di arancione: la cittadina dell’hinterland a Nord di Napoli è, infatti, il primo Comune della provincia dopo il capoluogo ad avere un sindaco espressione di DemA, il movimento del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, guidato da Claudio, fratello del primo cittadino partenopeo. La seconda novità ad Arzano è che il sindaco è, per la prima volta nella storia, una donna: si tratta di Fiorella Esposito, segretario provinciale della Flc – Cgil, sindacato che raggruppa i lavoratori dei comparti scuola e università. Alla Esposito gli arzanesi chiedono di cambiare passo rispetto al passato: negli ultimi anni il Consiglio Comunale era stato sciolto per ben due volte per infiltrazioni camorristiche.

La Esposito, che era arrivata prima tra quattro contendenti al primo turno, vince di scioltezza anche il ballottaggio ricevendo il 56% dei consensi contro il 44% del suo avversario, Gennaro De Mare, candidato dal Partito Democratico nonostante i suoi trascorsi di centrodestra. L’amministrazione comunale sarà a trazione DemA: il movimento arancione, infatti, conquista ben 6 seggi, mentre gli altri nove scranni di maggioranza sono comunque appannaggio di sigle che vedono di buon occhio il primo cittadino napoletano: cinque seggi sono stati assegnati alla civica “Abc Arzano Bene Comune”, due a “Uniti”, due a “Arzano in Comune”.

Se a Bacoli, dunque, De Magistris piange per la sconfitta di Josi Gerardo Della Ragione, ad Arzano ride e potrà, così, cominciare ad esportare fuori Napoli il modello amministrativo utilizzato a Napoli. La Esposito, invece, dovrà lasciare il sindacato, visto che il suo ruolo di segretario generale nella Cgil napoletana è incompatibile con il nuovo incarico istituzionale, secondo lo statuto del sindacato. Questo, nonostante lo scorso gennaio la Esposito smentì seccamente le voci su una sua candidatura ad Arzano, bollate come “una notizia priva di fondamento” e chiarì che il suo mandato nella Cgil “scade nel 2018 e intendo onorarlo fino in fondo”. Cosa che, ovviamente, ha deciso di non fare più.

“La candidatura a sindaco di una donna che non proviene dalla politica dei partiti ma che, con tenacia e dedizione, ha maturato una comprovata competenza nella gestione della cosa pubblica e nell’attivismo sociale, rappresenta per Arzano un’occasione di riscatto” scrisse la Esposito nel comunicato in cui si presentava in una città in cui, a dirla tutta, la conoscevano in pochi prima dello scorso aprile. L’ultimo sindaco di Arzano, Giuseppe Fuschino, era stato arrestato per corruzione nell’aprile del 2014 e un anno dopo la sua amministrazione era stata sciolta quando una commissione d’accesso aveva evidenziato stretti rapporti tra esponenti politici locali e uomini della criminalità organizzata.

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