Le elezioni comunali di Marano di Napoli tenute domenica 21 ottobre 2018 dalle 7 alle 23, non hanno visto vincere alcun candidato a sindaco. Si andrà dunque al ballottaggio nella cittadina napoletana, nella quale però si è registrato subito un dato importante: niente da fare per il candidato della Lega, rimasto fuori al primo turno dalla corsa a sindaco, sebbene per una manciata di voti. Ai ballottaggi andranno Pasquale Albano, candidato centrista, e Rodolfo Visconti, sostenuto da Partito Democratico e due liste civiche.
Albano e Visconti si contenderanno dunque la poltrona al ballottaggio, dove arrivano quasi alla pari: leggermente in vantaggio il candidato centrista in termini di percentuali (circa il 31,41% contro il 20,27% dello sfidante), ma la sensazione è che entrambi dovranno contendersi fino all'ultima scheda elettorale. Nettamente staccati gli altri candidati: l'ex-sindaco Mauro Bertini (in carica tra il 1996 ed il 2006) ed il leghista Rosario Pezzella, entrambi sotto il 20% dei voti, sebbene per il candidato della Lega la differenza è di poco meno di cento voti rispetto a Visconti, finito al ballottaggio. Fuori dai giochi anche Teresa Giaccio (poco sopra il 7%) e Lorenzo Alfè (che si ferma di poco sotto al 4,5%). Da sottolineare anche l'affluenza alle urne, bassissima: l'assenza del Movimento Cinque Stelle si è fatta sentire pesantemente. Appena cinque elettori su dieci si sono presentati alle urne, con un'affluenza attorno al cinquanta per cento dei votanti totali.
I risultati finali dopo lo scrutinio
- Albano Pasquale, 31.41% (voti: 7.548) – Al ballottaggio
- Visconti Rodolfo, 20.27% (voti: 4.870) – Al ballottaggio
- Pezzella Rosario, 19.87% (voti: 4.774)
- Bertini Mauro, 16.51% (voti: 3.966)
- Giaccio Teresa, 7.47% (voti: 1.794)
- Alfé Lorenzo, 4.47% (voti: 1.075)
- Aventi diritto: 47.780
- Votanti: 24.748 (51,80%) di cui validi 24.027, nulli 593, bianchi 128.
Lo scioglimento per mafia
Le elezioni di Marano si sono tenute in netto anticipo rispetto alla scadenza "naturale" dell'amministrazione. Si tratta, infatti, di uno dei quattro comuni in cui è votato dopo lo scioglimento per mafia (gli altri tre sono Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria; Nicotera e Tropea, in provincia di Vibo Valentia) decretato il 30 dicembre 2016 dal Presidente della Repubblica. Decreto pubblicato poi sulla Gazzetta Ufficiale n.26 del 1° febbraio 2017, con il quale era stata affidata per diciotto mesi la gestione di Marano ad una commissione straordinaria composta dal prefetto Francescopaolo Di Menna, dal viceprefetto Maria Lodovica De Caro, viceprefetto e dal funzionario economico finanziario, Francesco Greco.