Detenuto evaso dall’ospedale Cardarelli, bloccato sotto casa dei parenti
È stato bloccato dai carabinieri sotto casa di alcuni parenti nel comune di Castelvolturno (Caserta). È terminata così in pochissime ore la fuga del detenuto evaso martedì mattina dall'ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato per per gravi motivi di salute, in applicazione delle disposizioni sul protocollo sanitario per i reclusi. Giuseppe Merolla, di 30 anni, condannato per diversi reati, era stato trasferito in ospedalenella serata di lunedì, ma nelle prime ore di martedì mattina, approfittando probabilmente anche del fatto che il personale fosse occupato nelle mansioni mattutine, ha eluso sorveglianza ed è fuggito. L'uomo avrebbe terminato di scontare la pena nel 2030. Un episodio analogo è avvenuto nel 2014 all'ospedale San Giovanni Bosco, sempre a Napoli, dove un detenuto ricoverato fuggì calandosi dal terzo piano con le lenzuola.
L'evaso è il protagonista della "rapina con stretta di mano" a Ponticelli
L'uomo era stato arrestato a gennaio scorso dai carabinieri per aver violato gli arresti domiciliari e commesso una rapina in una gioielleria del quartiere Ponticelli, a Napoli. L'episodio divenne noto per un particolare emerso da un video delle telecamere di videosorveglianza. Dopo aver intimato alla vittima di consegnare denaro e preziosi, il rapinatore si congedò dalla vittima con una cordiale stretta di mano. Un gesto insolito che suscito l'interesse e la curiosità dell'opinione pubblica. Poco dopo il colpo, i carabinieri bloccarono il 30enne, recuperando anche l'arma, una pistola calibro 7,65 con la matricola abrasa.