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Rom salvano un napoletano dall’aggressione di due malviventi

È successo a Gianturco, nella periferia industriale di Napoli.
A cura di An. Mar.
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Si sono trovati di fronte ad un tentativo di rapina ai danni di un malcapitato e, invece, di allontanarsi dal pericolo hanno cominciato a lanciare pezzi di bottiglia e sacchetti all'indirizzo dei balordi, mettendoli in fuga. È accaduto a Gianturco, nella periferia est di Napoli, dove a vestire i panni dei buoni samaritani, sventando l'aggressione, sono stati alcuni cittadini rom.

"La storia di Giovanni Musella un uomo che lavora nel settore edile può farci capire come certe volte il pregiudizio sia più forte della realtà. Musella infatti – spiegano Gianni Simioli, conduttore del programma la Radiazza e Francesco Emilio Borrelli dei Verdi che hanno raccolto la sua testimonianza in diretta radiofonica – L'altra sera (mercoledì, ndr) alle 19.30 circa si trovava a Via Gianturco quando ha visto due giovani tra i 20 ed i 22 anni aggredire una ragazza cinese. L'uomo è subito intervenuto ma mentre la cinese riusciva a scappare i due criminali con un coltello lo mettevano con spalle al muro e stavano per derubarlo. All'improvviso però con grande sorpresa sono cominciati a volare per aria sacchetti della spazzatura e bottiglie di vetro colpendo i delinquenti. Erano lanciate da alcuni rom che generalmente frugano tra i rifiuti della strada e che accortisi della situazione sono intervenuti in sua difesa. Grazie a loro i due balordi sono stati messi in fuga con la vergogna di essere anche ricoperti di rifiuti puzzolenti. La storia che Musella ha raccontato spiega come dinnanzi alla criminalità gli stessi Rom difendono i napoletani aggrediti rischiando in prima persona e che ancora oggi ci sono troppi pregiudizi nei loro confronti". "Io spero che la mia storia – racconta lo stesso Musella – faccia cambiare i dea a tanti napoletani che ritengono che i problemi della delinquenza e del degrado a Napoli siano legati ai Rom. Anche io ero pieno di pregiudizi nei loro confronti ma adesso ho capito che ci sono tante brave persone tra loro. Non hanno neanche voluto una mancia perchè mi hanno spiegato che sono intervenuti per difendermi dai delinquenti non per guadagnare soldi. Per questo ho deciso di ringraziarli pubblicamente e di rendere pubblica questa vicenda".

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