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Romina Del Gaudio, per l’omicidio della ragazza ci sono tre indagati

Un delitto che sembrava destinato alla polvere degli archivi, quello del bosco di San Tammaro, ha ora, non uno, ma ben tre sospettati. È quanto emerge dalle indiscrezioni trapelate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sull’omicidio di Romina Del Gaudio, la 19enne trovata cadavere nel bosco di San Tammaro nel luglio di 15 anni fa.
A cura di Angela Marino
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Tre nomi sono finiti nel registro degli indagati per l'omicidio di Romina Del Gaudio. Un delitto che sembrava destinato alla polvere degli archivi, quello del bosco di San Tammaro, ha ora non uno, ma ben tre sospettati. È quanto emerge dalle indiscrezioni trapelate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che nella persona del pm Gerardina Cozzolino ha ritenuto di riaprire le indagini sul caso sulla scorta delle evidenze investigative portate alla sua attenzione dall'avvocato di parte civile, Francesco Stefani, ingaggiato 11 mesi fa dalla famiglia.

Cosa si sapeva

Non è dato conoscere i nomi degli indagati, ma la pista più promettente, come spiegato dalla criminologa, Luisa D'Aniello, consulente del caso, sembra essere quella del delitto a sfondo sessuale. Il corpo di Romina Del Gaudio, 19 anni, fu trovato scarnificato nei rovi del bosco della reale tenuta di Carditello, nel luglio di 15 anni fa, senza vestiti. Se è vero che mai è stato possibile ricostruire se la ragazza fosse stata vittima di violenza sessuale, per le condizioni di estremo degrado del corpo, è pur vero che quel corpo nudo, con gli indumenti gettati di fianco e il reggiseno tagliato in due di netto, sembra raccontare di un'aggressione sessuale. Allora come oggi il DNA sulle ossa confermò che quello era il corpo della diciannovenne di via Camaldolilli, ma non diede notizie sul suo assassino o i suoi assassini. Ebbene, oggi nuovi esami genetici sugli indumenti della ragazza, potrebbero dire molte cose in più sull'identità di chi sparò il colpo che si conficcò nella testa di Romina, dopo averla trafitta a coltellate.

Cosa è stato scoperto

La vera novità del caso, tuttavia, è rappresentata dall'identificazione di due elementi del caso, uno presente sulla scena, una tessera della piscina e l'altro laterale, una lettera. Per anni ritenuta un crudele scherzo, se non addirittura un depistaggio, una lettera di una anonima testimone è stata ignorata fino a pochi mesi fa, quando, come documentato da Fanpage.it., Stefani, D'Aniello e l'investigatore Giacomo Morandi, non hanno investigato. La lettera descriveva il presunto rapitore di Romina e l'auto alla guida della quale si trovava, con tanto di targa. Una targa che il team difensivo ha attribuito a un veicolo esistente e in circolazione, appartenente a un soggetto che aveva già ucciso.

L'assassino, la lettera, il bosco che nei 17 giorni tra la scomparsa e il ritrovamento ha custodito silenziosamente quel corpo, ce n'è abbastanza per scrivere un giallo casertano, ma non finisce qui. Sullo sfondo, nelle carte dell'omicidio Del Gaudio, è apparso un altro efferato delitto, quello di Cinzia Santulli, uccisa con 41 coltellate nel suo appartamento qualche anno prima della bella promoter napoletana.

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