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“Rotongolo” come “petaloso”: il neologismo inventato da un bambino della città di Troisi

Forse al grande Massimo, che inventò il “minollo” sarebbe piaciuta la parola elaborata da un suo piccolo concittadino per indicare un cerchio.
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Se c’è il rettangolo, ci può essere anche il “rotongolo”. E’ la conclusione a cui è arrivato un bambino della seconda elementare dell’istituto comprensivo Massimo Troisi di San Giorgio a Cremano, impegnato nelle lezioni per lo studio delle figure geometriche. Magari il nuovo termine sarebbe piaciuto al regista de "Il Postino", nativo proprio di San Giorgio: d'altronde, se può esistere il "minollo" cosa c'è di strano in un "rotongolo"?

“E’ geniale” ha commentato il dirigente scolastico, il professor Guglielmo Rispoli. “Il rotongolo è una forma geometrica con un solo angolo di 360°… e rotola pure” ha aggiunto scherzando visto che il “rotongolo” è, a tutti gli effetti, un cerchio e non ha, quindi, nessun angolo. Facile immaginare che il bambino, dopo aver studiato il rettangolo, abbia pensato che il nome di quella strana figura dovesse avere un nome del tutto simile ma che ricordasse anche che si trattava di qualcosa di rotondo. “I bambini insegnano… c'è qualcuno che ha voglia di imparare dai bambini? Il tutto ricorda il metalinguaggio di Gianni Rodari, poi usato in pubblicità da Forattini” spiega Rispoli, che è un pedagogista di fama.

“Rotongolo” sembra avere tutte le caratteristiche per diventare un nuovo vocabolo da dizionario e chissà che qualcuno non invii il termine all’Accademia della Crusca per chiedere un parere. “Rotongolo” potrebbe diventare il nuovo petaloso, la parola usata per descrivere un fiore da un bambino di una scuola toscana. Il neologismo fece sorridere ma anche discutere gli studiosi di linguistica. Oggi è presente nel dizionario Treccani.

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