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Ruba un furgoncino e scappa a tutta velocità, ma finisce dentro una Caserma: arrestato

Incredibile furto avvenuto a Napoli, dove un uomo ha rubato un Fiorino su via Acton ad un ragazzo che stava facendo delle consegne e poi è scappato a tutta velocità, speronando anche l’auto di una donna, rimasta illesa, ma imboccando via Monte di Dio, che non ha uscite ma che porta solo alla Caserma Nino Bixio. Sfondato l’ingresso, ha poi provato a fuggire all’interno della Caserma stessa, ma è stato arrestato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il furgoncino rubato su via Acton e con il quale è stata fatta "irruzione" nella Caserma Nino Bixio [Foto/Fanpage.it]
Il furgoncino rubato su via Acton e con il quale è stata fatta "irruzione" nella Caserma Nino Bixio [Foto/Fanpage.it]

Incredibile tentativo di "furto" quello avvenuto quest'oggi nel cuore di Napoli, a via Acton, dove un uomo ha rubato un Fiorino di un ragazzo che stava effettuando alle consegne e poi si è dato alla fuga. Senonché, l'uomo ha letteralmente sbagliato strada, imboccando via Monte di Dio, una strada che non ha uscite, ma porta direttamente nella caserma Nino Bixio, dove ci sono i reparti dell'anticrimine e della celere.

Strada facendo, l'uomo ha anche tamponato una macchina con a bordo una donna, che fortunatamente non ha riportato ferite, per poi proseguire nella strada che, come detto, non ha altre vie d'uscita. Arrivato a gran velocità davanti alla caserma Nino Bixio di via Monte di Dio, alle spalle di Piazza Plebiscito, ha sfondato la barra dell'ingresso forzando il posto di blocco trovandosi, di fatto, in mezzo a cinque-seicento poliziotti armati, con il rischio che questi, spaventati da questo ingresso violento ed a grande velocità, e pensando anche potesse trattarsi di un attentato terroristico. Alcuni poliziotti hanno anche rischiato anche d'essere investiti, e si sono lanciati per terra per evitare l'impatto con il furgoncino, che ha iniziato a "girare" all'interno della caserma alla ricerca disperata di una via di fuga.

Alla fine però l'uomo è stato bloccato grazie all'intervento di alcuni poliziotti che sono riusciti a circondarlo ed, evitando di essere investiti, sono riusciti a farlo scendere dal furgone. Successivamente, proprio per scongiurare il pericolo che si potesse trattare di un attentato terroristico, è arrivata la scientifica per i rilievi del caso sul furgoncino. L'uomo ha dichiarato, una volta arrestato, di essere un cittadino svizzero, ma non avendo i documenti con sé è stato sottoposto, oltre al foto-segnalamento, anche al riconoscimento delle impronte digitali.

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