Salerno, 150 chili di carne e uova di origine sconosciuta sequestrati dai carabinieri
Cibo a prezzi gonfiati e in altri casi privo di tracciabilità e dunque potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori: sono questi i fenomeni più comuni riscontrati dalle forze dell'ordine in questi giorni in tutta la Regione, portando così spesso a maxi sanzioni per i commercianti. L'ultima vasta operazione è avvenuta a Salerno, dove i carabinieri del gruppo forestale del capoluogo della Valle del Sele hanno intensificato i controlli in vista delle festività di Pasqua, scoprendo diverse irregolarità all'interno di vari esercizi commerciali.
Nel dettaglio, sono allevamenti, macellerie, supermercati e caseifici quelli presi di mira dai controlli delle forze dell'ordine, che hanno riscontrato un "generalizzato rispetto" per quanto riguarda le misure e le procedure di contenimento e contrasto del coronavirus, ma al contempo hanno anche scoperto cibo che in molti casi era del tutto primo di rintracciabilità: origine sconosciuta e, dunque, potenzialmente pericoloso per chi lo avrebbe acquistato e consumato in questi giorni. Alla fine delle operazioni, i carabinieri della forestale hanno sequestrato circa 130 chili di carne e 20 chili di prodotti caseari, tutti senza l'obbligatoria tracciabilità. In particolare, si trattava di carne di agnello e di capretto, tipico cibo del menu pasquale. Bene invece, fanno sapere gli agenti, il controllo dei prezzi: non si sono registrate particolari anomalie, neppure per quanto riguarda i prodotti di maggiore consumo in questi giorni. Controlli che comunque resteranno serrati anche nelle prossime ore, alla vigilia ormai delle festività pasquali vere e proprie.