Salerno, chiede foto hard a una ragazza di 15 anni su Whatsapp, condannato
L'aveva contattata tramite Whatsapp e dopo poco era cominciato lo scambio di messaggi. Sempre più intimi, più spinti, fino ad arrivare all'invio di numerose fotografie esplicite. I rapporti si sono conclusi quando i genitori della ragazza, una giovane della provincia di Lecce che ha solo 15 anni, si sono accorti degli scatti e si sono rivolti alle forze dell'ordine; la storia, invece, si è chiusa in tribunale: l'uomo, un 32enne di Battipaglia, è stato condannato a un anno di reclusione con pena sospesa.
Il gup del Tribunale di Legge, Sergio Tosi, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dall'avvocato Giovanni Battista Cervo, che ha assistito il 32enne durante il processo. L'uomo era accusato di adescamento di minori, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini sono state svolte dai poliziotti del commissariato di Gallipoli, coordinati dalla Procura di Lecce, dopo la denuncia dei genitori della ragazza; il telefono della giovane è stato sequestrato e sono state acquisite tutte le fotografie inviate e ricevute.
Nel corso delle indagini è stato ricostruito che il primo contatto tra i due c'era stato tramite l'applicazione di messaggistica Whatsapp e il 32enne, dopo aver carpito la fiducia della ragazza, l'aveva spinta ad inviargli le foto, ricambiando e mandandone di proprie a lei a sua volta; tra gli scatti, anche alcuni molto espliciti, come immagini delle parti intime. Lo scambio è durato per alcuni mesi, fino al 2017, quando i genitori della 15enne, controllando il telefonino della figlia, hanno trovato la chat e hanno scoperto che vi erano contenute parecchie fotografie, che i due si mandavano l'un l'altra.