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Salerno come l’America: viaggio nel campus di Unisa, dove si studia e si vive come nei college

Studiare e vivere la propria vita 24 ore su 24 all’università è possibile anche in Italia: il Campus di Fisciano si avvicina al modello dei college americani grazie alla presenza di centinaia di residenze, messe a disposizione di ragazzi e docenti fuori sede, per contribuire al loro benessere oltre che alla loro formazione. Il rettore Tommasetti: “Abbiamo dimostrato che al Sud si possono fare le cose”.
A cura di Redazione Napoli
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Studiare, crescere, divertirsi e fare nuove amicizie vivendo 24 ore su 24 all'università è possibile. Per farlo non bisogna necessariamente volare Oltreoceano. L'Università di Salerno con il suo campus, infatti, dà la possibilità agli iscritti di fare un'esperienza molto simile a quella dei college americani, rappresentando una delle eccellenze del panorama dell'istruzione italiana. Nata nel 1968, la sede principale si trova a Fisciano, la Facoltà di medicina e chirurgia è collocata nella zona commerciale di Sava, frazione del comune di Baronissi, mentre la sede di riferimento per la facoltà di odontoiatria è il presidio ospedaliero "Gaetano Fucito" di Mercato San Severino. Tuttavia, la vera particolarità dell'ateneo, per cui è conosciuto in tutto il territorio nazionale, sono gli alloggi degli studenti.

Dal 2009, infatti, sono state inaugurate le residenze universitarie, messe a disposizione di ragazzi e docenti fuori sede, all'interno del campus di Fisciano. In totale, ci sono 282 unità abitative, tra monolocali e miniappartamenti, a cui sono stati sono aggiunti nel 2014 altri 20 posti letto. Alcuni sono espressamente riservati agli studenti disabili. Anche nell'area di Sava è stato edificato un complesso immobiliare su tre livelli che può ospita 86 posti letto. Insomma, tutto è stato realizzato a misura di giovani, contribuendo al loro benessere personale, oltre che alla qualità della loro formazione. All'interno del Campus, ci sono anche una libreria, una biblioteca con circa 450mila volumi e cinquemila periodici, una cappella, impianti sportivi e di ristorazione e un teatro che dispone di 300 posti a sedere e si avvale dei più moderni corredi per le scene e per l'acustica. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie ai finanziamenti regionali messi a disposizione dall'Unione europea. Il 29 ottobre 2014 la Commissione ha adottato l'Accordo di partenariato per l'utilizzo in Italia dei Fondi strutturali di investimento europei per il periodo di programmazione 2014-2020, una parte dei quali sono stati destinati proprio al Campus di Fisciano.

"Oggi l'Università di Salerno è conosciuta per essere un ateneo dei giovani. Abbiamo dimostrato che al Sud si possono fare le cose – ha detto il rettore, Aurelio Tommasetti -. Abbiamo fatto per i nostri 40mila una scelta di campo ben precisa, cioè quella di puntare al merito e alla qualità. Abbiamo fatto un salto come ateneo quando abbiamo intrapreso questa politica di costruzione delle residenze. Siamo mescolati, la componente studentesca con il personale docente e quello tecnico-amministrativo. Questo in termini identitari ci rafforza tantissimo e devo dire che ha dato anche uno slancio decisivo alla progressiva internazionalizzazione del nostro ateneo". Gli fa eco Luciano Feo, delegato per le Risorse strumentali. "Agli inizio degli anni Duemila siamo partiti con un vasto progetto che ha visto la realizzazione di una vera e propria cittadella universitaria – ha sottolineato -. Abbiamo seguito alcuni progetti già realizzati in Italia, ad esempio residenze vicino ai campus, come nel caso dell'Università della Calabria e le residenze dell'Università di Urbino, fino ai modelli di Cambridge e del MIT di Boston. Tenendo conto di una grande particolarità: cioè quella di creare una piazza che fosse un punto di aggregazione. Che è quello che siamo riusciti a fare".

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