Diventa mamma dopo tre tumori: la storia incredibile di una avvocatessa di Salerno

Il miracolo della vita, come lo si è soliti chiamare, stavolta non poteva avere nome più azzeccato. Protagonista una donna di 43 anni che, dopo tre interventi di asportazioni di miomi ed una ricostruzione dell'utero, è riuscita a mettere al mondo una figlia. La splendida storia arriva da Salerno, all'interno dell'ospedale San Giovanni di Dio – Ruggi d'Aragona. Nessun ginecologo, inizialmente, pareva volesse seguirla. Questo perché la donna, affetta anche da placenta aderente, da trombofilia e da sindrome di Gitelman, avrebbe avuto problemi a portare a termine la gravidanza, visto che il rischio di rottura dell'utero poteva avvenire da un momento all'altro.
Ma così non è stato: l'unità operativa “Gravidanza a rischio” del Ruggi di Salerno, guidata dal professor Raffaele Petta, ha seguito la donna che, lo scorso 15 febbraio, ha messo al mondo una splendida bambina, senza alcun rischio. Una bambina di un chilo e 980 grammi, venuta al mondo quando forse la madre pensava di dover rinunciare alla gravidanza. Ma così non è stato. Madre e figlia ora potranno vivere quello che forse è il legame più profondo del mondo. Dopo che molti ginecologi avevano indicato come "impossibile" portare a termine questa gravidanza.