Salerno, funerali con la bara vuota: disposta l’autopsia sul corpo di Alessandro Salentino
La salma di Alessandro Salentino, l'ex calciatore trovato senza vita nel suo letto pochi giorni fa, a 38 anni, è stata trasferita all'obitorio del San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona di Salerno: sarà sottoposta all'autopsia. La decisione arriva dalla Procura di Salerno, che vuole vederci chiaro sulle cause della morte. L'ex capitano della Longobarda era deceduto nel sonno nella sua abitazione di Fratte, in provincia di Salerno, probabilmente a causa di un arresto cardiaco o una malattia fulminante che non gli era stata diagnosticata.
Era il 10 marzo, i suoi familiari si erano allarmati non vedendolo uscire dalla sua camera e avevano scoperto il corpo. La notizia aveva creato sconcerto nel quartiere salernitano di Pastena, dove l'uomo, agente di commercio per lavoro e calciatore per passione, era cresciuto e aveva mosso i primi passi nel mondo del calcio, prima con la scuola calcio Primavera e poi con la squadra della Longobarda Salerno, di cui aveva indossato la maglia da capitano. Nell'abitazione era intervenuta anche la Polizia di Stato per i rilievi.
La decisione di procedere con gli esami autoptici è però arrivata quando era stato già organizzato il funerale nella parrocchia Santa Margherita a Pastena. E così ieri mattina, 12 marzo, non essendo possibile avvisare tutti dell'annullamento, il sacerdote ha deciso ugualmente di celebrare la funzione, a cui hanno preso parte centinaia di persone tra amici, colleghi e conoscenti.
