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Salerno, prete celebra messa al centro della pista del Circo

L’arrivo del tendone in città negli scorsi giorni aveva sollevato un vespaio di polemiche.
A cura di Redazione Napoli
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Una messa al centro della pista del circo Medrano, uno dei più famosi ed importanti d’Italia. A celebrarla l’ex parroco della cattedrale di Salerno, don Antonio Quaranta, che ha commentato l’avvenimento come “una bella esperienza di preghiera e di fraternità”. Una volta tanto, il circo ha messo da parte clown ed acrobati ed i dipendenti hanno partecipato alla celebrazione eucaristica senza gli abiti di scena, ascoltando l’omelia del sacerdote e prendendo la comunione.

Don Antonio è un sacerdote molto conosciuto in città, avendo guidato per anni la parrocchia di San Matteo, che ha competenza anche sulla cattedrale cittadina, in cui sono conservate le spoglie dell’apostolo. Da un paio di anni è stato trasferito nella parrocchia di San Leonardo, nella zona orientale della città. Quando gli hanno chiesto di celebrare una messa per i circensi non ci ha pensato due volte.

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Il circo Medrano è arrivato a Salerno negli scorsi giorni e vi resterà fino al prossimo 28 febbraio con spettacoli nella zona dello stadio Arechi. La presenza dei tendoni e degli animali ha suscitato un vespaio di polemiche, innanzitutto nei confronti dell’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Napoli, il quale, in campagna elettorale, aveva promesso che avrebbe vietato spettacoli di circhi con animali in città. Poi, gli animalisti hanno attaccato gli stessi proprietari e gestori del circo, “colpevoli” di tenere le bestie in cattività. I circensi, però, hanno tirato dritto e gli spettacoli stanno procedendo senza intoppi.

Quello del circo è uno spettacolo apprezzato anche da diversi pontefici. Giovanni Paolo II ebbe a dire agli artisti circensi che “nell’offrire alla gente un divertimento sano, distensivo, intelligente, voi donate serenità e suscitate sentimenti di pace, bene particolarmente apprezzabile in un mondo come il nostro, talvolta così complicato, difficile, violento.” Benedetto XVI ricordò che quello dei circensi è un lavoro che richiede “rinuncia e sacrificio, responsabilità e perseveranza, coraggio e generosità: virtù che la società odierna non sempre apprezza, ma che hanno contribuito a formare, nella vostra grande famiglia, intere generazioni.” Papa Francesco, appena pochi mesi fa, ha incontrato una delegazione di circensi che gli ha fatto anche accarezzare una tigre dopo una esibizione di acrobati, giocolieri, prestigiatori.  “La bellezza – ha detto nell’occasione – sempre ci avvicina a Dio.”

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