Salerno, sesso sulla spiaggia ed erezione record: rischia l’amputazione del pene
Fa sesso per ore su una spiaggia del Salernitano con la sua ragazza e il pene si danneggia. Dopo una prolungatissima erezione e una prestazione da record il 23enne, originario di Solofra in provincia di Avellino, si era procurato quella che in gergo si chiama "sindrome del chiodo rotto". Ovvero lo strappo di alcuni muscoli del pene a causa dell'erezione mantenuta troppo a lungo. Il ragazzo, che ha avuto un'erezione per oltre 48 ore, si era danneggiato anche l'uretra. Visto che i dolori non passavano il 23enne si è confessato con la madre che, immediatamente, lo ha portato alla clinica Malzoni di Avellino per farsi visitare. Quando è arrivato nella struttura sanitaria l'organo sessuale del ragazzo rischiava seriamente di andare in cancrena e di essere amputato, perciò è stato sottoposto d'urgenza a un intervento di disostruzione delle vene del pene.
La sindrome del chiodo rotto
Si chiama "sindrome del chiodo rotto" oppure, più semplicemente frattura del pene. Si tratta di un raro trauma che consiste nell'improvvisa e dolorosa "rottura della tonaca albuginea dei corpi cavernosi", così si legge su Wikipedia, dovuta a un colpo violento durante l'erezione. Sempre secondo Wikipedia, la frattura del pene si verifica soprattutto durante l'attività sessuale e la masturbazione. Può avvenire per una brusca fuoriuscita del pene dalla vagina e il successivo urto con zone adiacenti, oppure per un eccesso nelle spinte coitali. Nello specifico, il 43 per cento delle fratture si presenta durante il coito, il 24 per cento dalla piegatura manuale del pene, il 21 per cento è causato dal girarsi nel letto con il pene eretto durante il sonno e il 6 per cento avviene durante la masturbazione.