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Salerno, studentessa del liceo Alfano I denuncia: “Aggredita da giovani neofascisti”

Due studentesse del liceo statale Alfano I di Salerno hanno denunciato di essere state aggredite da giovani appartenenti a movimenti neofascisti. L’episodio è avvenuto sabato davanti alla scuola: questa mattina una delle due studentesse ha riferito quanto accaduto nel corso di un’assemblea alla quale ha partecipato anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che ha espresso “piena solidarietà” alle due ragazze.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Salerno nella scuola dove è avvenuta l'aggressione (Facebook, foto di Massimo Pica)
Il sindaco di Salerno nella scuola dove è avvenuta l'aggressione (Facebook, foto di Massimo Pica)

Una ragazza e la sua amica, entrambe studentesse del liceo Alfano I di Salerno, hanno denunciato di essere state aggredite da giovani ancora non identificati, ma presumibilmente vicini ad ambienti neofascisti. A denunciarlo è stata proprio una delle studentesse, Roberta, nel corso di un'assemblea che si è tenuta oggi nel liceo alla presenza del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, degli assessori Eva Avossa, Mariarita Giordano e Gaetana Falcone e della consigliera Paola de Roberto. I fatti risalgono a sabato: i ragazzi a quanto pare stavano facendo volantinaggio davanti all'istituto. La studentessa ha riferito di essere intervenuta dopo averli visti fare il saluto fascista e averli sentiti proferire frasi xenofobe e razziste. Da lì sarebbe scaturito un acceso confronto e l'aggressione. La giovane ha detto di non aver chiamato le forze dell'ordine e di non sapere ancora se denuncerà i suoi aggressori, di cui non conosce i nomi. Il termine per sporgere querela è comunque di 90 giorni e la ragazza potrà dunque ancora riflettere se denunciare o meno.

La solidarietà del sindaco Napoli: La violenza genera altra violenza

Dopo il racconto della giovane è arrivata la "piena solidarietà" del sindaco. Vincenzo Napoli successivamente ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una foto dell'assemblea, commentando: "La violenza non fa altro che generare altra violenza. È quello che dobbiamo esorcizzare. Io conosco una sola arma – ha aggiunto il primo cittadino – la cultura, lo studio, la tolleranza. Va bene anche lo scontro, aspro, duro, aperto, ma che rimanga sempre su un piano verbale. Non si deve mai andare oltre. Fermo restando, è sempre bene ricordarlo, che vi sono valori che non vanno mai abbandonati".

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