Salerno, ucciso dal fidanzato della figlia dopo l’ennesimo litigio

L'ennesimo litigio con il padre della fidanzata e poi la decisione di ucciderlo a coltellate. L.G., 21 anni, ha cercato di raccontare una versione diversa dei fatti, ma poi, durante l'interrogatorio degli investigatori, ha deciso di confessare il delitto. E' accaduto ieri a Salerno, Rione Fornelle nel centro storico della città. Eugenio Tuda De Marco, un carrozziere di 60 anni, è stato trovato senza vita nel suo appartamento in piazza D'Aiello. A trovarlo sono stati i carabinieri dopo l'allarme lanciato dalla figlia 23enne che non riusciva in alcun modo a rintracciare il padre, né al telefono né suonando il citofono della sua abitazione. I militari, forzando il portone di ingresso, l'hanno rinvenuto a terra vicino alla porta d'ingresso del soggiorno. Pochissimo il sangue vicino al cadavere, ma le prime analisi della scientifica hanno rivelato due ferite da arma da taglio, una al torace e una sul dorso. Sicuramente un omicidio.

Sentito dai carabinieri come persona informata sui fatti, il fidanzato della figlia non ha convinto con la sua versione dei fatti. Sugli abiti del ragazzo sono state rilevate infatti evidenti tracce di sangue della vittima. All'alba è stato sottoposto a fermo perché indiziato di omicidio volontario. Qualche minuto dopo il ragazzo ha confessato e ha raccontato di aver ucciso l'uomo con due coltellate al termine dell'ennesima lite. Poi, sempre stando alla versione del giovane, è scappato e si è liberato del coltello lanciandolo nel fiume. "Papá sarai sempre la nostra gioia nei cuori ti amo vita mia sempre ora che ti ho perso ora sto capendo di non avere piú nulla", ha scritto Daniela, la figlia della vittima, su Facebook.