Salvati 38 cagnolini maltrattati in un allevamento di Macerata Campania

Un allevamento di cani che era in realtà un vero e proprio lager, con i poveri animali detenuti in recinzioni troppo piccole per loro. E' la scoperta fatta dai carabinieri forestali di Marcianise, che hanno scoperto l'allevamento a Macerata Campania, nel Casertano. La struttura era in un terreno di una proprietà privata, e consisteva in tre aree recintate nelle quali si trovavano ben trentotto cani di razza, tra setter e spinone italiano di diverse età, sia cuccioli sia adulti. Dai controlli effettuati anche con l'ausilio dei Medici Veterinari dell'Asl di Marcianise e di Caserta, è emerso che gli animali erano detenuti in recinzioni troppo piccole per i loro standard e per il numero stesso di cani rinchiusi al loro interno. I veterinari li hanno anche visitati ed identificati: al termine dell'operazione, le forze dell'ordine hanno denunciato, in stato di libertà, il gestore dell'allevamento, contestandogli il reato di maltrattamento di animali. L'intera struttura è stata anche posta sotto sequestro preventivo, così come i trentotto cani di razza setter e spinone italiano che erano detenuti al loro interno.
Il reato di maltrattamento di animali (art. 544-ter del codice penale) prevede per chi viene condannato sanzioni che vanno con la reclusione da tre a diciotto mesi, oppure con multe che oscillano tra i cinquemila ed i trentamila euro. Pene che prevedono un ulteriore aumento qualora dalla condotta dell'accusato derivi anche la morte dell'animale stesso. Inoltre, per ravvisarsi del maltrattamento, non è necessaria un'azione materiale che crei lesioni ad un animale, ma è sufficiente che venga dimostrato che venga lasciato soffrire, per mancanza di cure, cibo e così via, anche attraverso le semplici condotte omissive consapevoli.