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San Gennaro Vesuviano, padre uccide figlia di 16 mesi: Salvatore Narciso interrogato dal pm

È cominciato questa mattina l’interrogatorio in ospedale di Salvatore Narciso, l’uomo che ieri ha ucciso la figlia Ginevra, di 16 mesi, lanciandola dal balcone, e si è gettato subito dopo. Il 35enne è stato operato ieri nell’ospedale Cardarelli, dove è tuttora ricoverato, piantonato; ha riportato fratture in tutto il corpo.
A cura di Nico Falco
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È cominciato intorno alle 9 di oggi, 16 luglio, l'interrogatorio di Salvatore Narciso, il 35enne che ieri a lanciato dal balcone la figlia Ginevra, uccidendola, e si è buttato subito dopo procurandosi gravi ferite. L'uomo si trova piantonato dai carabinieri nell'ospedale Cardarelli, dove è stato trasportato dopo il tentativo di suicidio dal 118 e dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico: aveva riportato fratture su tutto il corpo, la maggior parte localizzate negli arti inferiori.

Questa mattina il pm della Procura di Nola, Gianluigi Apicella, ha raggiunto Narciso in ospedale. Ieri l'uomo, che è rimasto cosciente per tutto il tempo, si è rifiutato di rispondere agli investigatori, non fornendo alcuna motivazione per quel folle gesto. È verosimile che in tarda mattinata, una volta delineata la dinamica, venga emessa la misura cautelare che poi dovrà essere vagliata dal gip; l'accusa con tutta probabilità potrebbe essere di omicidio volontario.

Padre lancia la figlia dal balcone e tenta il suicidio

La tragedia è avvenuta intorno al mezzogiorno di ieri, i contorni restano da delineare. Narciso, la moglie e la bambina di 16 mesi, che vivono a Caserta, erano a casa dei suoceri, genitori di lei, a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli. Secondo la ricostruzione il 35enne, dopo aver fatto allontanare con una scusa la moglie, con un pretesto avrebbe afferrato la bambina, sarebbe salito al piano superiore della villetta e l'avrebbe lanciata dal balcone, gettandosi subito dopo. Per la piccola non c'è stato nulla da fare: è morta sul colpo. Lui, invece, all'arrivo dei soccorsi era ancora vivo; trasportato al Cardarelli e operato, è stato dichiarato fuori pericolo di vita.

Secondo quanto ricostruito successivamente, la coppia si stava separando e la sera precedente c'era stato un acceso litigio tra i coniugi. La situazione tra i due sarebbe stata testa da diverso tempo, ma non ci sarebbero stati precedenti episodi di violenza che avrebbero potuto far immaginare un epilogo del genere. Ora il pm cercherà di capire se e quanto Narciso ricorda di quello che è successo.

Interrogatorio a Salvatore Narciso rinviato per condizioni fisiche

Dopo aver incontrato il 35enne in ospedale, il pm rinviato l'interrogatorio a Salvatore Narciso. La data verrà decisa dopo il confronto coi medici che lo stanno curando al Cardarelli di Napoli, dove si trova ricoverato in seguito alle ferite riportate nella caduta dal balcone della villetta dei suoceri. La decisione è stata presa per le delicate condizioni fisiche e psichiche in cui si trova ora Narciso. Per il momento l'uomo rimane piantonato dai carabinieri, non è stata applicata nessuna misura cautelare.

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