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San’Antimo: omicidio di Stefania Formicola, confermato l’ergastolo per il marito Carmine D’aponte

È stata confermata dalla Corte d’Appello di Napoli la condanna all’ergastolo per Carmine D’Aponte, l’uomo che uccise la moglie Stefania Formicola con un colpo di pistola al cuore dopo la decisione presa dalla donna di voler porre fine al matrimonio. L’uomo aveva ricevuto la stessa condanna in primo grado nel febbraio del 2018.
A cura di Chiara Ammendola
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Carmine D'Aponte e Stefania Formicola
Carmine D'Aponte e Stefania Formicola

La Corte d'Assise d'Appello di Napoli ha confermato la pena dell'ergastolo per Carmine D'Aponte, l'uomo che il 19 ottobre 2016 uccise con un colpo di pistola al cuore la moglie e madre dei suoi due figli Stefania Formicola. La donna fu freddata all'alba nella sua auto ferma sotto la casa dove viveva a Sant'Antimo, nel Napoletano. "Giustizia è fatta", hanno gridato i familiari della donna al termine dell'udienza del processo di secondo grado, alla quale erano presenti anche i genitori di Stefania, Luigi e Adriana.

Stefania, all'epoca 28enne, aveva deciso di separarsi dal marito a causa di un rapporto ormai deteriorato e caratterizzato da continui litigi tra i due e frequenti episodi di violenza da parte dell'uomo. Dopo aver lasciato la casa di San Marcellino, in provincia di Caserta, dove viveva col marito, si era trasferta a casa dei genitori a Sant'Antimo. Qui il giorno dell'omicidio, D'Aponte l'aveva incontrata dopo aver chiesto l'ennesimo chiarimento proprio in merito alla separazione. La donna gli aveva concesso quell'ultima conversazione che evidentemente era per l'uomo solo una scusa visto che si era presentato all'incontro già armato: D'Aponte dopo aver estratto la pistola, l'aveva uccisa con un unico colpo ravvicinato all'addome.

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