Sanità, disastro Campania: ultima in Italia per qualità di assistenza
I dati raccolti sono quelli riferiti al 2013, ma la fotografia della Sanità italiana non è molto distante dall'immagine attuale che ne hanno gli utenti delle singole regioni. L'analisi della qualità dei servizi offerti da ciascuna delle regioni italiane (eccetto quelle a statuto speciale) è stata condotta sulla base dei 31 Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Secondo questa classifica, che compara non solo i servizi, ma anche i costi sostenuti, mettendo in rilievo quali soggetti sono riusciti ad ottenere un servizio migliore rimanendo nel budget senza dover necessariamente falciare altre spese di settore, tra le regioni virtuose c'è La Toscana con un indice pari a 214. Un ottimo risultato se si considera che il massimo in tutti gli indicatori, è 225. Nel 2013 la Toscana ha superato l'Emilia (204), collocandosi al primo posto in classifica. Cala invece la Lombardia perdendo il primato di regione fra le più efficienti.
Campania: costi elevati e livelli di assistenza insufficienti
Non certo a sorpresa, considerata l'emergenza sanitaria che ha colpito gli ospedali della regione, ultima si colloca la Campania, l'unica sotto la soglia dei 130 punti, quella in cui si è considerati inadempienti. Sebbene la griglia sia lo specchio delle condizioni assistenziali di due anni fa, la regione del Sud ha confermato quello che si è rivelato un drammatico trend che vede deperire i servizi assistenziali di base di pari passo con l'erosione delle ormai scarse risorse economiche che servono a mantenere il personale. La classifica Lea viene stilata da un gruppo di lavoro ministeriale a cui partecipano le regioni e l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari. La griglia è utile a inquadrare a titolo di riferimento le realtà territoriali efficienti in relazione anche alla gestione delle gare e dei fondi, gli stessi che permettono di fornire ai pazienti un livello di assistenza adeguato.