Sant’Antimo, cadavere carbonizzato trovato in un’auto: arrestati padre, figlia e fidanzato
Aggiornamento ore 20.30: I carabinieri hanno sottoposto a fermo tre persone per l'omicidio di Maria Migliore, la ragazza di 30 anni trovata carbonizzata nella sua auto questa mattina a Sant'Antimo, in provincia di Napoli. Ad essere sottoposti a fermo per l'omicidio un uomo di 44 anni, la figlia di 23 anni e il suo fidanzato. I tre sono accusati di omicidio, incendio, distruzione di cadavere e violazione della legge sulle armi. Da quanto si apprende dagli investigatori dei Carabinieri di Sant'Antimo e Giuliano, la morte della giovane incensurata sarebbe maturato negli ambiti dello spaccio di stupefacenti.
Hanno ricevuto una chiamata dai residenti che segnalava un'auto in fiamme e, quando sono giunti sul posto, i Carabinieri di Sant'Antimo e Giugliano hanno trovato nell'auto un corpo carbonizzato. La macabra scoperta è avvenuta in via Toriello Separiello, nel comune di San'Antimo, alle porte di Napoli, dove i militari sono intervenuti in seguito alla segnalazione.
Sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere l'incendio, evitando danni a cose o persone. Domato il fuoco, i militari dell'Arma hanno ispezionato la vettura. All'interno della Fiat Doblò si trovava il corpo. La vittima è Maria Migliore residente ad Atina. Sul caso indaga la Procura di Napoli nord guidata dal magistrato Francesco Greco. Gli inquirenti hanno si sono già messi in contatto con il marito della ragazza.