Sant’Antimo, 31enne ferito con quattro coltellate all’addome
Quattro coltellate all'addome, che gli hanno lesionato gravemente gli organi interni e lo hanno fatto finire in ospedale in prognosi riservata e in attesa di una operazione chirurgica. Restano ancora da stabilire dinamica e circostanze del grave ferimento di un 31enne originario del Bangladesh, arrivato nella mattinata di oggi, 20 settembre, al Pronto Soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli. L'uomo non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici si riservano di sciogliere la prognosi dopo la delicata operazione all'addome per ricostruire i tessuti lacerati dai fendenti.
L'uomo è stato aggredito stamattina a Sant'Antimo, in provincia di Napoli. Le indagini sono affidate ai carabinieri della tenenza di Sant'Antimo e alla sezione operativa della Compagnia di Giugliano, che in queste ore si sono occupati dei rilievi e hanno ascoltato alcuni familiari e conoscenti del 31enne per ricostruire i contorni dell'aggressione. Si cerca anche l'arma, che sarebbe un grosso coltello, probabilmente da cucina. La zona dove è avvenuto l'accoltellamento non sarebbe coperta da videocamere di sorveglianza.
In zona esiste una grossa comunità di immigrati dal Bangladesh, spesso impiegati in fabbriche tessili in condizioni talvolta disumane, con paghe misere, a nero, e passaporti sequestrati. Ovvero, schiavizzati, costretti a lavorare anche fino a 14 ore al giorno, come aveva dimostrato una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che, nel 2016, aveva portato a un'ordinanza cautelare per sei persone, accusate di gestire il traffico e lo sfruttamento. Non si esclude che il tentato omicidio possa essere maturato proprio in un contesto del genere, e che possa essere legato a dissidi tra connazionali.
