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Sant’Antimo, riunione condominiale finisce in rissa: cinque arresti

Una banale rissa tra condomini finisce in rissa a Sant’Antimo, nel Napoletano. Alla fine sono dovuti intervenire i carabinieri che hanno arrestato quattro uomini e una donna: devono rispondere di rissa, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. La lite sarebbe partite per l’utilizzo degli spazi in comune dello stabile.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Una riunione condominiale termina in rissa a Sant'Antimo, nel Napoletano, tanto che alla fine sono dovuti intervenire i carabinieri e arrestare tutti. Si tratta di cinque persone, una donna e quattro uomini, tutti ritenuti responsabili di rissa, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il tutto, nato per una banale lite durante una riunione di condominio: alcuni di loro, hanno anche riportato contusioni durante la colluttazione, anche se fortunatamente non si tratterebbe di gravi conseguenze.

Tutto è accaduto durante la suddetta riunione di condominio, per motivi legati all'utilizzo delle aree comuni dello stabile nel quale vivevano, lungo il corso Europa di Sant'Antimo, nell'hinterland napoletano. La lite è degenerata ben presto in rissa, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri della locale stazione: questi, giunti sul posto, hanno bloccato e arrestato, non senza qualche difficoltà, i cinque, di cui quattro uomini ed una donna. Qualche lieve contusione anche per i carabinieri, costretti ad una colluttazione per bloccare i cinque. Dopo le formalità di rito, tutti sono stati identificati ed arrestati, con l'accusa di rissa, resistenza e violenza a pubblico ufficiale: assegnati alla misura cautelare degli arresti domiciliari, tutti e cinque sono ora a disposizione dell'autorità competente, in attesa di giudizio.

Non è la prima volta che accadono vicende del genere durante riunioni di condominio: qualche mese fa, un 61enne era addirittura morto, per un malore accusato durante una lite tra vicini di casa a Castellammare di Stabia, e costringendo così la Procura di Torre Annunziata ad aprire un fascicolo per accertare se l'uomo avesse avuto un infarto provocato dallo stato alterato durante la lite oppure se sia stato fisicamente aggredito.

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