Sapri, incastrato il ginecologo dei certificati per aborto: “Salutatemi la Finanza…”

Un'inchiesta lunga e articolata, con ben 250 donne ascoltate in qualità di testimoni. Sei, i casi nel mirino ma il dossier è amplissimo. Così la Guardia di Finanza di Sapri ha incastrato, con l'ausilio di intercettazioni ambientali nell'ospedale del centro balenare del Golfo di Policastro, un ginecologo primario. Pesanti le accuse: falsi certificati per aborti al costo di 150 euro, visite in regime di intramoenia, fuori dall'orario di lavoro e fuori dagli spazi dell'ospedale dal quale dipende, senza emettere il relativo documento fiscale. L'accusa è peculato per una somma di oltre 40mila euro. Coinvolta anche l'assistente ostetrica del professionista.
L'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Lagonegro guidata da Vittorio Russo restituisce un quadro sconcertante: è lo stesso ginecologo a dichiarare ai propri clienti, in maniera sicura: Salutatemi la Finanza quando andate fuori. Io tanto ricevute a voi nun v n'agg mai fatte, e manco stasera ve le faccio", incurante dunque di ogni verifica. Importante anche il ruolo dell'assistente che gestiva determinati processi. In una intercettazione che presume il rilascio di un falso certificato per l’interruzione di gravidanza si ascolta dalla donna che si rivolge a una paziente. "Visto che tu tieni un certificato falso se ti incontrano fuori tu dici…" A questo punto interviene il primario e suggerisce: "che era un vecchio certificato che ho portato a vedere perché se ti ferma qualcuno e trova un certificato falso è un macello, quindi, chiudi sta borsa".