Sarà una Pasqua senza pastiera: bloccati produzione e vendita, anche su Internet
Questa del 2020 sarà una Pasqua senza pastiera, a meno che non si decida di prepararsela da soli a casa. Ieri, 4 aprile, il governatore De Luca ha diffuso il chiarimento in merito all'ordinanza emanata il 28 marzo: era stata imposta la chiusura a tutti i laboratori di pasticceria e non è consentita la consegna a domicilio di prodotti dolciari, nei quali rientra chiaramente anche la pastiera napoletana. Nell'ordinanza, ha chiarito ieri De Luca, rientrano tutti i laboratori di pasticceria, senza alcuna esclusione. Non si potrà quindi produrre, e di conseguenza consegnare a casa, nessun tipo di prodotto dolciario.
L'ordinanza aveva stabilito la sospensione delle attività e dei servizi di ristorazione, tra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie anche con riferimento a consegne a domicilio. Fanno eccezione i prodotti della grande distribuzione che vengono venduti nei supermercati, come non ci saranno modifiche per le spese negli alimentari e le consegne di prodotti di prima necessità, che potranno ancora essere effettuate tramite Internet.
Il chiarimento, a quanto apprende Fanpage.it, sarebbe arrivato proprio in seguito ad alcune segnalazioni pervenute alla Regione Campania, che oltre piccoli laboratori riguardavano anche famose pasticcerie napoletane, che tramite Internet e i social network pubblicizzavano il servizio di consegna a domicilio di pastiere e altri prodotti tipici. Oltre ai controlli interforze che si stanno svolgendo in questi giorni, e che vedono in strada Polizia di Stato, Polizia Municipale, Carabinieri e Guardia di Finanza, col supporto dell'Esercito, probabilmente in queste ore verrà coinvolta anche la Polizia Postale, proprio per intervenire sulle vendite online illecite.
Per chi non vuole rinunciare alla tradizione, l'ultima possibilità resta quella di preparare la pastiera a casa, magari usando le vecchie ricette tramandate in famiglia o affidandosi a una delle tante reperibili online (qui quella dello chef Antonino Cannavacciuolo).