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Sarno, sospetto caso di meningite: 34enne ricoverato, scatta la profilassi

Sospetto caso di meningite a Sarno, nel Salernitano: un giovane si è presentato in pronto soccorso in preda a forte febbre e con chiazze agli arti inferiori. Ricoverato all’ospedale Martiri di Villa Malta, è stato poi trasferito all’Umberto I di Nocera Inferiore. Partita la profilassi per tutti coloro entrati in contatto con lui.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Un ragazzo di trentaquattro anni è stato ricoverato per un sospetto caso di meningite. La vicenda è accaduta a Sarno, nel Salernitano, nel cui ospedale il giovane si è presentato in preda a quelli che sembrano essere tutti i sintomi della meningite per poi essere trasferito nel nosocomio di Nocera Inferiore per essere sottoposto alle cure del caso ed agli accertamenti del caso. Non sarebbe in pericolo di vita, ma nel frattempo è scattata la profilassi per tutti coloro entrati in contatto con il giovane, nonché la sanificazione di tutti gli ambienti dove il giovane è rimasto per diverso tempo, tra cui lo stesso pronto soccorso dell'ospedale sarnese dove il giovane è rimasto in sala attesa per diverse ore.

Tutto è accaduto nella tarda serata di sabato, con il 34enne che si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale "Martiri di Villa Malta" in preda a febbre alta e chiazze agli arti superiori. Sottoposto ai primi accertamenti, potrebbe trattarsi di un caso di meningite: subito i sanitari hanno provveduto a far scattare la profilassi obbligatoria per tutti coloro entrati in contatto con il giovane, oltre a disporre la sanificazione dei locali. Il giovane, nel frattempo, è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove è stato ricoverato e dove nelle prossime ore si sottoporrà ad ulteriori accertamenti che possano delineare, se meningite sarà confermata, di che tipo possa essere e soprattutto poter predisporre un piano di terapie. Al momento, le sue condizioni non desterebbero preoccupazione, ma vengono monitorare costantemente dai medici dell'ospedale nocerino, dove si trova ancora oggi ricoverato.

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