Scafati, feste in piena emergenza coronavirus all’interno di un ristorante abusivo
Una festa in un ristorante, risultato poi essere anche abusivo, nonostante l'emergenza coronavirus. I Baschi Verdi di Salerno hanno fatto la scoperta a Scafati, in una villa che in teoria sarebbe dovuta essere un'abitazione civile, ma che invece era stata "trasformata" in un ristorante abusivo a tutti gli effetti e che, per la Festa della Donna, aveva addirittura preparato menu a prezzo fisso, cena al tavolo, musica e personale, come se fosse davvero un locale autorizzato alla ristorazione.
La festa all'interno della villa, che si trova a Scafati, era stata pubblicizzata perfino con volantini e cartellonistica in città, come un qualunque locale, finanche sui social media. E così quando i militari delle Fiamme Gialle sono entrati all'interno, hanno trovato quello che sembrava un vero e proprio ristorante con camerieri, oltre cinquanta commensali, un responsabile di sala, cuochi intenti a cucinare e perfino una cucina dotata di attrezzature professionali. A quel punto, hanno chiesto i documenti al titolare, e là è emerso il tutto: nessuna licenza commerciale, nessuna autorizzazione e, ovviamente, così era anche per quanto riguardava il "personale" di sala, risultato essere interamente in nero, tutti e sette lavoratori.
Sono così scattate prima delle multe per quindicimila euro, mentre da indagini più approfondite è emerso anche che la villa fosse allacciata abusivamente alla rete pubblica per quanto riguarda l'energia elettrica. Un allaccio anche pericoloso, visto che era stato collegato un by-pass ad alcuni pannelli fotovoltaici, in maniera artigianale. Alla fine per l'uomo è scatta la denuncia alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per il reato di furto aggravato di energia elettrica e per inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità di Governo: la festa, infatti, oltre ad essere abusiva, non rispettava neanche i parametri di distanza di sicurezza minima tra gli avventori, come previsto dal decreto emanato dal Governo bis.