Scampia, 100 pacchi di viveri e beni di prima necessità dalla BCC Napoli
Cento pacchi di viveri e beni di prima necessità inviati dalla Banca di Credito Cooperativo di Napoli a Scampia. La consegna è avvenuta nella palestra del maestro Maddaloni, divenuta ormai un vero e proprio centro di distribuzione di aiuti alle centinaia di famiglie in difficoltà. "Un ringraziamento alla Bcc di Napoli, ed in particolare al Presidente Amedeo Manzo, al Consiglio di Amministrazione, al Direttore ed a tutto il personale per aver risposto ancora una volta al mio appello disperato", il commento di Gianni Maddaloni, padre del campione Pino.
"La richiesta d'aiuto è stata accolta, come sempre, da questa banca, che guarda gli interessi di tutti i napoletani, che sviluppa attività a favore del territorio ed è sensibile al richiamo della gente. Scampia chiama e Bcc Napoli risponde: aiutando la mia gente, aiutando il territorio con i fatti e non con le chiacchiere. Questi sì che sono fatti concreti. Noi napoletani", ha proseguito ancora Maddaloni, "abbiamo un proverbio molto antico: le amicizie si vedono nel momento della difficoltà e della malattia. Questo per noi è un momento terribile e Scampia, che non dimentica, ringrazia tutti i soci e tutti i lavoratori della Bcc Napoli per il grande aiuto ricevuto".
Si tratta di una delle tante iniziative degli ultimi mesi da parte della BCC Napoli, che già aveva raccolto fondi a favore degli ospedali napoletani del Cotugno, Loreto Mare e Pascale, oltre alla distribuzione di pacchi veri e propri. "Il ruolo di una banca di territorio si differenzia moltissimo da altre esperienze creditizie, anche perché pensiamo che la nostra attività vada indirizzata verso il "bene comune", con un occhio attento ai più bisognosi, ai bambini, agli anziani, agli ultimi", ha commentato invece il presidente della BCC Napoli, Amedeo Manzo, "Non si vince da soli, questa è la nostra filosofia. La strada verso la "democrazia di opportunità", unico percorso che ci può condurre verso la vera ripresa economica, e "l'inclusione sociale" passa attraverso atti di solidarietà come questo di oggi nei confronti della palestra Maddaloni, vera e propria fabbrica di "fiducia e speranza" in un quartiere che, è vero, ha difficoltà ma che sviluppa tantissime potenzialità umane e intellettuali".