Scampia, il Capo della Polizia inaugura la stanza d’ascolto per le vittime di violenza
È stata inaugurata ieri mattina, 19 novembre, la stanza di ascolto "Alice oltre lo specchio", dedicata alle donne vittime di violenza, all'interno del Commissariato di Scampia, nell'area nord di Napoli. Alla cerimonia hanno preso parte il capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, e il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, e le autorità locali e i cittadini. L'inaugurazione è avvenuta a ridosso del 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e del 7 dicembre, anniversario della legge del 1959 con cui venne istituito il Corpo di Polizia femminile.
"Le regole stabiliscono i percorsi che dobbiamo intraprendere – ha detto il prefetto Gabrielli – ma poi la differenza la fa sempre chi quei percorsi li deve intraprendere e mai come in questo tipo di reati, è fondamentale la sensibilità, la capacità di intercettare le sofferenze e di accompagnare le vittime in un difficile percorso di manifestazione della loro condizione.
Questo è un tipo di reato dove nell’ 81 per cento dei casi, i carnefici sono all'interno delle mura domestiche e quindi, come potete immaginare, chi decide di fare un percorso di riaffermazione della propria dignità del proprio diritto ad esistere come persona è ovvio che fa un percorso difficile. E allora trovarsi in un ambiente consono, in un ambiente nel quale le tue paure le tue preoccupazioni in qualche modo si stemperano e trovano un volto amico e degli occhi che intercettano il tuo bisogno di aiuto, questo fa la differenza”.
Il commissariato di Scampia ospita già, dal 2014, la "Stanza di Alice", un ambiente dove i minori possono intrattenersi mentre le madri vengono ascoltate nei vicini uffici di Polizia. Con l'inaugurazione entra in funzione anche "Oltre lo specchio", realizzata col contributo delle associazioni e degli esercizi commerciali del quartiere.
Nel pomeriggio il Capo della Polizia ha visitato l'associazione "‘A Voce d'e creature" di don Luigi Merola, dove è stato insignito del premio omonimo. "Un dono più grande don Luigi non me lo poteva fare – ha detto il prefetto Gabrielli durante la premiazione – vedere questi ragazzini con gli occhi vispi e sapere che dietro quegli occhi ci sono storie complicate credo sia una bella iniezione di fiducia e di speranza. Se è possibile fare cose complicate in territori complicati, allora è possibile farlo in ogni altro posto".