Scavi di Pompei, scoperta a luci rosse: spunta l’affresco del mito di Leda ed il Cigno
Straordinaria scoperta quella che arriva ancora una volta dagli Scavi Archeologici di Pompei, ancora una volta durante i lavori di scavo all'interno della Regio V. Stavolta a riaffiorare è stato un affresco, ricco di sensualità, che raffigura il mito di Leda ed il Cigno, ritrovato in una stanza da letto di una casa che si trova lungo la cosiddetta "via del Vesuvio".
Secondo la leggenda, Leda era moglie di Tindaro, il re di Sparta: Zeus, innamoratosi di lei, si trasformò in cigno per accoppiarsi con lei sulle rive del fiume Eurota, fiume che attraversa Sparta e che ancora oggi sfocia nel golfo della Laconia. Dopo il rapporto tra i due, la donna si concesse anche al marito stesso: da queste due unioni, secondo il mito, nacquero i Dioscuri (Castore e Polluce), Elena e Clitennestra. Elena sarebbe poi diventata la moglie di Menelao per la quale, sempre secondo la leggenda, sarebbe nata la Guerra di Troia, dopo il rapimento (o fuga) della donna per mano del principe troiano Paride.
"Ancora un'immagine femminile che riaffiora dai nuovi scavi della Regio V", si legge nel comunicato della sovraintendenza che gestisce gli scavi di Pompei, "Questa volta si tratta del mito di Leda e il cigno rappresentato in un affresco rinvenuto, durante i lavori di stabilizzazione e riprofilamento dei fronti di scavo, in un cubicolo (stanza da letto) di una casa lungo via del Vesuvio. L’ambiente che conserva il dipinto è posto accanto al corridoio di ingresso dove già era stato individuato l'affresco del Priapo, analogo a quello della vicina Casa dei Vettii. La scena piena di sensualità rappresenta il congiungimento tra Giove, trasformatosi in cigno, e Leda, moglie di Tindaro re di Sparta. Dal doppio amplesso, prima con Giove e poi con Tindaro, nasceranno, fuoriuscendo da uova, i gemelli Castore e Polluce (i Dioscuri), Elena – futura moglie di Menelao re di Sparta e causa della guerra di Troia – e Clitennestra, poi sposa (e assassina) di Agamennone re di Argo e fratello di Menelao".