Renzi a Pompei: “L’Italia può dire no alle opere incompiute”
Aggiornamento ore 12: il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini sono arrivati agli scavi archeologici di Pompei. "l'Italia è nelle condizioni di dire no alle opere incompiute" ha detto il premier. "Pompei è l'idea che l'Italia non si ferma, la risposta a chi vuole distruggere" ha continuato facendo riferimento ai recenti attentati di Parigi. "Il 24 agosto 2017 finiremo la prima fase di recupero: finisce la stagione in cui Pompei era in ritardo".
"Penso che quanto avvenuto a Pompei in questo ultimo anno e mezzo dimostri che quando in Italia sappiamo lavorare come una squadra vinciamo anche le sfide più difficili". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini a Pompei. "Se mi guardo indietro, all'inizio di questa esperienza di governo – ha aggiunto Franceschini – in tutti gli incontri internazionali o con i giornalisti il tema era: ce la farete a Pompei? Riuscirete a sollevare l'immagine negativa su cui i media si gettavano amplificandola? È stato fatto un lavoro importante e silenzioso e ora i risultati stanno arrivando, non solo con le sei domus". A questo lavoro, rimarca Franceschini, "stiamo affiancando un lavoro altrettanto importante attorno all'area archeologica: uno straordinario attrattore deve avere attorno al sito archeologico strutture e trasporti efficienti. Su questo stiamo lavorando con la Regione e i Comuni interessati"
Grande Progetto Pompei: lavori da 1 milione di euro a settimana
Nel secondo semestre del 2015 "i lavori sono proseguiti con una cadenza tale da garantire una spesa effettiva di circa 28 milioni, con una media di 1 milione di euro a settimana". Lo ha spiegato il generale Giovanni Nistri, direttore generale del Grande progetto Pompei, affermando che "è stato realizzato rispettandone sostanzialmente l'impostazione originaria, pur con le modifiche che l'avanzamento delle progettazioni e dei lavori hanno suggerito, nell'ottica di razionalizzare, aggiornare e realizzare, sempre con la massima attenzione alle prioritarie esigenze della tutela archeologica"
Il 24 dicembre, vigilia di Natale, è previsto l'arrivo agli Scavi il presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Giovedì 24 inauguriamo la riapertura di sei domus a Pompei che finalmente fa notizia per i restauri e non più per i crolli". Ha scritto il premier su Facebook. Hanno visto la luce, infatti, le 6 domus recentemente restaurate nell'ambito dei lavori del Grande Progetto Pompei. A salutare la riapertura delle antiche dimore anche il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
Le domus restaurate
Verranno inaugurate dal premier la Fullonica di Stephanus, la lavanderia della quale sono stati recuperati gli intonaci e le vasche di lavaggio dei panni; la casa del Criptoportico, che prende il nome dal sontuoso portico sotterraneo posto al di sotto del giardino; la casa di Paquio Proculo; la casa del Sacerdos Amandus dove vennero trovate la statua in bronzo dell’efebo le quattro statuette di placentari (ovvero l'antica versione della pizza), ora conservate al MuseoArcheologico di Napoli; la casa di Fabius Amandius e la casa dell'Efebo. L'evento sarà anche occasione per fare lo stato dell'arte del Grande Progetto Pompei. Ad aprire l'evento, alla presenza del regista Pappi Corsicato, la proiezione del cortometraggio "Pompei, eternal emotion" realizzato dalla Regione Campania e dalla Scabec per la promozione dell'area archeologica. Gli edifici restaurati, che già dal 24 dicembre saranno accessibili al pubblico a partire dalle ore 13.
Le visite guidate
Inoltre dal 26 dicembre e fino al 10 gennaio Scabec, la società campana beni culturali dà il via a due visite guidate speciali. I percorsi sono:“Di domus in domus”che prevede la visita all'antica "tintoria" Fullonica di Stephanus dove sarà illustrato il trattamento dei tessuti utilizzato dagli antichi romani, ai quattro ambienti termali della Casa del Criptoportico, alla Casa di Paquius Proculus con le sue scritte elettorali, alla Casa del Sacerdos Amandus con le pitture del triclinio che riprendono le imprese degli eroi e all’attigua Casa di Fabius Amandio un esempio di piccola casa del ceto medio e infine alla Casa dell’Efebo, una ricca dimora di mercanti che si distingue per il lusso e il fasto delle decorazioni delle pareti e dei pavimenti. Il secondo percorso è “Memorie e suggestioni – viaggio dal 79 d.C. ad oggi” che prevede la visita all’Anfiteatro e alla Piramide, realizzata dall'architetto Francesco Venezia che custodisce i calchi, e la Palestra Grande, un tempo utilizzata per l’educazione fisica della juventus e arricchita dalla mostre degli affreschi provenienti dalla Villa di Moregine.
Scavi di Pompei chiusi a Natale e Capodanno
"I siti archeologici vesuviani saranno visitabili durante le festività natalizie, come di consueto, tutti i giorni dalle ore 9 alle 17 – ultimo ingresso 15 e 30 – con chiusura il 25 dicembre e il 1° gennaio 2016″. È quanto si legge sul sito della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia che comunica, come paventato da albergatori e commercianti, la chiusura dei complessi archeologici all'ombra del Vesuvio nei giorni festivi. Ai turisti non rimane che programmare le loro visite nei giorni precedenti, scegliendo altre mete per il giorno di Natale e per il primo dell'anno.