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Allarme terrorismo: guardie armate e metal detector agli scavi di Pompei

Metal detector, guardie armate e anche militari per difendere visitatori e scavi del sito archeologico più visitato d’Italia: la riorganizzazione degli ingressi al parco di Pompei è confermata dal direttore Massimo Osanna: “Anche le code sono obiettivo per eventuali attentati terroristici”.
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Guardie armate negli scavi di Pompei, per tutelarli dall'emergenza terrorismo? È una ipotesi che si sta valutando seriamente. In pratica si pensa ad una totale riorganizzazione degli ingressi "Con guardie armate, metal detector e anche l'esercito", come già avviene in molti luoghi sensibili a partire dal Colosseo "sia per tutelare i visitatori sia per gli scavi". Lo annuncia al forum dell'agenzia di stampa Ansa Massimo Osanna, direttore del Parco archeologico: "Dobbiamo organizzarci bene – dice – anche per non creare code e ingorghi alle entrate, che costituirebbero esse stesse un obiettivo per eventuali attentati".

A Pompei ogni anno c'è un flusso di 3,5 milioni di persone "che – spiega Osanna – stanno salendo anche del 10 per cento mensilmente. Gli ingressi vanno adeguati, serve una riorganizzazione ed un adeguamento agli standard internazionali. La prossima settimana andranno in vigore i monitor con tutte le informazioni necessarie. Serve un approccio globale, stiamo lavorando sul sistema dei braccialetti, per uscire e per entrare e che siano per i disabili. Vogliamo fare un pacchetto di fruizione per i visitatori e pubblicarlo per l'autunno. La prima sperimentazione entrerà in vigore a fine estate 2018". "La questura ci chiede di evitare i bagagli – ha spiegato – ma non è così facile, sono temi complicati e ci vuole sinergia istituzionale per ottenere i risultati".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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