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Schiaffi e minacce di morte con una pistola per convincerlo a patteggiare: arrestati

Prendono a schiaffi un avvocato, poi lo minacciano con una pistola alla tempia: il tutto per fargli accettare il patteggiamento di un causa. Denunciati, sono stati arrestati dai carabinieri: devono ora rispondere dei reati di tentata estorsione e rapina aggravati dall’uso di armi. L’avvocato aveva denunciato l’episodio anche pubblicamente.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio.
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Due uomini sono stati arrestati per aver preso a schiaffi e minacciato con una pistola un avvocato, per convincerlo ad accettare un'offerta economica e far ritirare la causa contro di loro da parte del proprio cliente: la vicenda, che era stata denunciata dallo stesso legale qualche tempo fa, si è conclusa così con una misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola, al termine delle indagini condotte dalla procura nolana, ed eseguita dai carabinieri della stazione di San Gennaro Vesuviano. I due ritenuti responsabili dell'episodio sono un 49enne di Pozzuoli ed un 37enne di Torre del Greco: entrambi devono rispondere dei reati di tentata estorsione e rapina aggravati dall’uso di armi.

Dalle indagini, è emerso che il 21 novembre scorso i due si presentarono nella sede dell'avvocato nolano, che avevano perso contro di lui una causa di lavoro per la quale avrebbero dovuto pagare quarantamila euro al suo assistito. I due, avrebbero quindi cercato di "convincere" l'avvocato ad accettare diecimila euro per conto del proprio cliente, facendogli così ritirare la causa per cui erano stati sconfitti in tribunale: ma di fronte al rifiuto da parte dell'uomo, non hanno esitato a prenderlo a schiaffi ed a minacciarlo con una pistola. Prima di scappare, gli avevano anche rubato il cellulare ed il computer portatile: era stato proprio l'avvocato, Andrea D'Alia, a rendere nota la vicenda, denunciando pubblicamente, oltre che alla giustizia, i due aggressori. In tanti avevano espresso solidarietà all'uomo una volta resa nota la vicenda: che quest'oggi, in poco più di due settimane, ha avuto una prima conclusione anche giudiziaria.

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