Sciopero 15 maggio: metrò e funicolari ridotte, città nel caos
Funicolare centrale off limits, Linea 1 della metropolitana operativa a scartamento ridotto, solo il 14 percento dei mezzi Anm fermi ma il resto a rilento e con non pochi disagi per gli utenti: eccoli, gli effetti effetti dello sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico aderenti dell'Usb in corso nel capoluogo campano proclamato per oggi 14 maggio. La Linea 1, quindi, non sta coprendo la tratta compresa tra le stazioni di piazza Dante e piazza Garibaldi, mentre sono regolarmente attive le funicolari di Chiaia e Mergellina. Pochi i disagi al momento per cio' che riguarda il trasporto su gomma. Rispettate le fasce di garanzia.
Lo sciopero della sigla Usb Lavoro Privao
"Buona", secondo il coordinamento Usb Lavoro privato l'adesione allo sciopero organizzato dall'organizzazione sindacale "contro il Jobs Act, i continui innalzamenti dell’età pensionabile, le pesanti discriminazioni imposte dal testo unico sulla rappresentanza e le privatizzazioni del settore". "Il 40% dei lavoratori del trasporto su gomma Anm e Ctp – spiega una nota – ha incrociato le braccia ed è rientrato al deposito. Fermo l’impianto della funicolare centrale, la Linea 1 della metropolitana è attiva tra Piscinola e Dante. Pesanti i disagi sulle linee del centro e della periferia orientale di Napoli150, 151, 194, R2, 154, 116, 192 e sulle linee flegree C12, C13, C18, R6 e 132. Completamente sospese le linee suburbane 158, 176, 3 e 5. Chiusa la ferrovia Cumana e Circumflegrea dell’EAV. Per la Linea 1, in considerazione della massiccia partecipazione dei macchinisti Usb aderenti allo sciopero, non saranno garantiti i previsti prolungamenti per il week-end".
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – dichiara Adolfo Vallini del coordinamento Usb Lavoro Privato – non era per nulla scontato. Da otto anni siamo senza contratto, i cittadini pagano la cattiva gestione, da parte dei manager Aziendali, e la mancanza di adeguate risorse da parte dello Stato. Lo smantellamento del trasporto pubblico in Italia e in Campania va fermato. Domani, in occasione della inaugurazione della nuova stazione della metro, ci sarà l’ennesima passerella mediatica da parte del governo Renzi, che dal suo insediamento, ha penalizzato la città partenopea e la sua area metropolitana. Il fiocco inaugurale – conclude Vallini – dovrebbe essere tagliato da quei cittadini che vivono quotidianamente il disagio di un penoso sistema di trasporto pubblico locale”.