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Sciopero ANM, tutte le stazioni chiuse. Disattivato anche il numero reclami

Alta adesione allo sciopero di 24 ore indetto dai sindacati: il trasporto pubblico napoletano è praticamente fermo. Chiuse le stazioni della Linea 1 della metropolitana, con la circolazione sospesa su tutta la tratta. Gli autobus hanno iniziato a rientrare lentamente nei depositi. Chiuse anche le funicolari Centrale, Mergellina, Montesanto e Chiaia. Anche il numero verde è stato sospeso a partire dalle otto.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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E' iniziato il venerdì di passione del trasporto pubblico napoletano: l'adesione allo sciopero indetto dai sindacati è apparsa subito molto forte, sebbene sulle cifre ci sia molta cautela. Ma a partire dalle 8.30, orario di inizio dello sciopero, il trasporto pubblico si è praticamente fermato, con enormi disagi per pendolari, turisti e normali cittadini, costretti ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi, come i taxi ma soprattutto i propri, per spostarsi in città.

Chiuse le stazioni della Linea 1 della metropolitana: la circolazione è sospesa su tutta la tratta. Gli autobus invece hanno iniziato a rientrare lentamente nei depositi. Chiuse anche le funicolari Centrale, Mergellina, Montesanto e Chiaia. Anche il numero verde è stato sospeso a partire dalle otto di stamattina. L'Azienda Napoletana Mobilità ha fatto sapere sul proprio sito internet che il servizio sarà garantito solo in determinate fasce orarie: per quanto riguarda il trasporto su gomma, le fasce garantite sono quelle che vanno dalle 5.30 alle 8.30 e poi dalle 17 alle 20. Più complessa la situazione della Linea 1 della metropolitana e delle Funicolari.

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La situazione per Linea 1 e Funicolari. [Fonte: Azienda Napoletana Mobilità]

Diverse le ragioni che hanno portato i sindacati ad indire per oggi, venerdì 13 luglio, ben ventiquattro ore di sciopero. Per Faisa Cisal e Ugl, la causa principale è la chiusura del deposito Garittone e la questione della Controlleria Unica; per Orsa Faisa Confail e Usb, l'emergenza riguarda il piano industriale dell'azienda e l'esigenza del personale stesso. Solo pochi giorni fa era invece scoppiata una polemica dopo la decisione dell'Azienda Napoletana Mobilità di cercare cinque nuovi caposervizio, nonostante un bilancio in rosso.

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