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Scomparsa di Emanuele Arcamone, il messaggio choc: “L’ho ucciso e ho urinato sul cadavere”

Un uomo si è autoaccusato di aver ucciso e seppellito Emanuele Arcamone, il ragazzo scomparso da Ischia nel 2013, e di averne oltraggiato il cadavere. Il messaggio choc, infarcito di insulti alla famiglia e pubblicato sulla pagina creata per le ricerche, è passato al vaglio delle forze dell’ordine che però non hanno trovato riscontro di quanto scritto. La famiglia: “Oltre alla perdita di nostro figlio anche la cattiveria di uno sconsiderato senza cuore”
A cura di Angela Marino
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"L'ho ucciso e gli ho urinato addosso". Questo messaggio scioccante è stato postato sulla pagina Facebook "Aiutateci a cercare Emanuele Arcamone", creata dai genitori per le ricerche del giovane universitario scomparso nel 2013 a Ischia (Napoli). Il post, che continua con parole offensive per papà Franco Arcamone, mamma Lucia e tutti i volontari che sull'isola hanno cerato Emanuele, è stato scritto da I. D.A. L'uomo, che è sconosciuto alla famiglia, ma si è più volte insinuato nel caso fornendo false informazioni, non si è limitato ad autoaccusarsi dell'omicidio di Emanuele, ma ha indicato anche il luogo dove lo avrebbe seppellito.

"Oggi alle 13 mi sono consegnato al commissariato di polizia di via Medina a Napoli per l'omicidio di Emanuele Arcamone. Ho indicato il posto preciso dove abbiamo seppellito il corpo. In giornata la Polizia di Stato di Napoli verrà a scavare il cadavere ricoperto di pipì. Mi stavo pisciando addosso dopo un'ora di scavo e dopo averlo buttato dentro l'ho pisciato addosso". Dopo la segnalazione del post da parte della famiglia, le forze dell'ordine sono andate a controllare la zona indicata senza trovare, come prevedibile, tracce di Emanuele né alcun elemento di interesse investigativo per il caso. Si tratta, dunque, solo dell'invettiva di un hater contro la famiglia e i conterranei del giovane scomparso. Una scarica d'odio gratuita riversata su una famiglia che da 7 anni vive aspettando una telefonata o un messaggio che li aiuti a capire cosa ne è stato del figlio. Dopo questo episodio sono stati numerosissimi i messaggi di sostegno e solidarietà alla famiglia del ragazzo, che ha commentato così con una nota, quanto accaduto:

 "Cari amici, riguardo alla vicenda di Emanuele, oltre a non essere riusciti ad avere alcun riscontro positivo, siamo pure rimasti vittime di uno sconsiderato senza cuore, a noi, nonché ad Emanuele, del tutto sconosciuto, che senza ritegno, ne alcun riguardo per la nostra fragilità emotiva, per il nostro devastante e smisurato dolore, si prende gioco di questa dolorosissima vicenda, impossessandosi arbitrariamente e senza pietà di questa storia di averlo ucciso, di averne oltraggiato il cadavere e di averlo seppellito nel terreno di proprietà della madre, e per questo di volersi costituire, salvo poi successivamente a cancellare quanto scritto.

Questa persona attualmente è irreperibile. Questa persona mi manda maledizioni di ogni tipo, pur di fatto non conoscendomi, per il semplice motivo che non ritengo di prenderlo seriamente in considerazione.  Questa persona, spietata e senza cuore a noi sconosciuta, oltre al dolore per la perdita di un figlio, oltre al fallimento di non essere riuscito a ritrovarlo, si prende gioco di noi che solo il BUON DIO sa come siamo riusciti a trascinarci avanti fino ad oggi, carichi di avvilente solitudine e disperazione. Sono quasi 7 anni che Emanuele non è più con noi, siamo rimasti schiacciati da questa storia, non ne siamo venuti a capo. Non si ci può prendere gioco di genitori che hanno avuto una simile, cosi grande disgrazia.
Dico a questo sconosciuto di cessare di prendersi gioco di noi in questo modo così squallido e se proprio è una verità ci conduca sul luogo dove giace il corpo di Emanuele. Noi non malediciamo, in questi anni abbiamo imparato a perdonare e ad avere misericordia e compassione per tutti e tutto ed in particolare per la piccineria dis-UMANA. A quanti invece commossi ci amano e ci stimano diciamo GRAZIE di vero cuore. Per quanto ci riguarda ce la stiamo mettendo tutta per non restare schiacciati, soccombere ed andare avanti. La quotidianità non è facile credeteci.
Grazie al buon Dio, nel quale fermamente crediamo e ci affidiamo.

Famiglia Arcamone

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