Scontri tra ultras a Casal di Principe: accoltellato tifoso, dirigente con femore rotto in ospedale
Dieci minuti di scontri violentissimi, un tifoso ferito con una coltellata alla mano, e il dirigente 80enne dell'Afragolese, Nicola Pannone, in ospedale col femore rotto. È questo il pesantissimo bilancio di quanto avvenuto oggi a Casal Di Principe, poco prima del match tra Albanova e Afragolese per il girone di eccellenza. Alla fine della partita, finita 4 a 1 per l'Afragolese, i presidenti di entrambe le squadre hanno rassegnato le dimissioni per dissociarsi da quanto accaduto. Non è noto cosa abbia fatto scattare la miccia per gli scontri: a quanto si apprende, quella tra Albanova e Afragolese non era considerata una partita a rischio, tanto che non erano state prese misure particolari per evitare che le due tifoserie entrassero in contatto. E invece, prima del fischio di inizio, un nutrito gruppo di spettatori ha iniziato a darsele di santa ragione, tirando fuori coltelli e ferendo un dirigente dell'Afragolese, caduto in terra a causa del fuggi fuggi generale e travolto da decine di persone.
Scontri ultras Albanosa-Afragolese, presidenti si dimettono dopo scontri
"Oggi abbiamo toccato il fondo. La partita passa in secondo piano, non l’ho nemmeno vista – ha dichiarato Giuseppe Zippo, presidente dell'Albanova Calcio – non mi interessava. Quello che è successo prima non può essere ignorato, scene di guerriglia urbana che a Casal di Principe non avevamo mai visto. La mia avventura all’Albanova finisce qui. Io e i miei soci siamo persone che lavorano, il calcio è divertimento. Solo per pura fortuna oggi si è evitata la tragedia. Ricordiamoci che il direttore Pannone, una persona di ottant'anni, è finita in ospedale col femore rotto. Non posso accettare una cosa del genere, anzi, chiedo espressamente di non accostare più il mio nome a quello dell’Albanova Calcio. Manterrò tutti gli impegni assunti sino a fine stagione, ma non voglio più saperne nulla. Per quanto mi riguarda, oggi avrei volentieri ritirato la squadra dal campionato. Non l’ho fatto per gli impegni assunti verso lega e tesserati. Ma il mio nome e la mia persona non possono essere accostati ad episodi del genere. Oggi poteva scapparci il morto". Stessa cosa ha fatto Raffaele Niutta, presidente dell'Afragolese.