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Scoperti sei lavoratori su sette in nero: chiuso un panificio a Piano di Sorrento

Durante un’ispezione in un panificio, sono stati scoperti ben sei lavoratori su sette non in regola: l’attività è stata chiusa, nei guai il gestore, già noto alle forze dell’ordine, e multe per 74mila euro. A Lettere, in due perquisizioni distinti ritrovate marijuana, cannabis e fuochi d’artificio: due denunciati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un intero panificio chiuso dai carabinieri, dopo la scoperta di ben sei lavoratori su sette risultati essere impiegati "in nero". Il fatto è avvenuto a Piano di Sorrento, dove i militari dell'arma assieme al nucleo ispettorato del lavoro di Napoli hanno ispezionato un panificio nell'ambito dei controlli finalizzati alla prevenzione ed alla repressione del lavoro sommerso.

Durante l'ispezione avvenuta nel panificio, sono risultati non in regola ben sei lavoratori dei sette presenti: in pratica, la quasi totalità dei presenti. E così a finire nei guai è stato il gestore del panificio stesso, un uomo di Torre Annunziata già noto alle forze dell'ordine per reati specifici. L'uomo è stato infatti denunciato per impiego di lavoratori non in regola, mentre contestualmente sono state elevate sanzioni pari a settantaquattromila euro. Al locale sono anche stati apposti i sigilli e l'attività è stata dunque sospesa.

Perquisizioni a Lettere: marijuana, cannabis e fuochi d'artificio, due denunciati

Nella vicina Lettere, invece, i carabinieri della locale stazione hanno eseguito diverse perquisizioni nei confronti di alcuni soggetti del posto. Nello specifico, un operaio incensurato di ventinove anni è stato trovato in possesso di due involucri contenenti nove grammi di marijuana ed una pianta di cannabis indica alta due metri e mezzo, che dopo la campionatura è stata distrutta: l'uomo dovrà ora rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Sempre a Lettere, un trentatreenne del luogo è stato denunciato per omessa denuncia di materiale esplodente: nella sua abitazione sono stati infatti ritrovati cento chili di fuochi ed una centralina per l’accensione programmata. L'uomo è anche risultato essere già noto alle forze dell'ordine per reati inerenti materiali esplodenti.

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