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Scortato in auto dai poliziotti corrotti: Gigi D’Alessio in Procura con Anna Tatangelo

Il cantante partenopeo e la compagna sono convocati in Procura a Napoli in merito alla vicenda legata ai tre poliziotti infedeli del commissariato di Marcianise (Caserta). Uno dei tre agenti, Alessandro Albano, fan di Gigi D’Alessio, lo avrebbe scortato in alcune occasioni con la pantera della polizia a sirene spiegate. L’artista: “Estraneo a tutta questa vicenda”.
A cura di Angela Marino
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Non è indagato né coinvolto in attività illecite il cantante Gigi D'Alessio, ma è comunque stato convocato insieme alla compagna Anna Tatangelo in Procura, a Caserta, come persona informata dei fatti. Il cantante partenopeo è finito nel tritacarne della cronaca nella vicenda dei poliziotti "infedeli" del commissariato di Marcianise, nel Casertano, accusati di corruzione, concussione peculato e altri reati commessi per agevolare due organizzazioni criminali della zona. Nel retroscena delle indagini che stanno facendo luce sul giro di usura e spaccio in cui erano invischiati gli agenti, arrestati ieri, a sorpresa è spuntato il nome dell'artista, il quale sarebbe stato spesso scortato insieme alla moglie -per sua stessa ammissione – con l'auto di servizio da alcuni degli agenti finiti nello scandalo.

Tra i tre poliziotti è Alessandro Albano, accusato di aver smantellato per anni bande di pusher rivali a quella con la quale faceva affari, ad aver accompagnato D'Alessio, l'11 dicembre del 2013, con la pantera della polizia e le sirene attivate, da piazza Municipio a via Luca Giordano a Napoli, allo store Fnac dove l'artista doveva presentare il suo ultimo cd. Gli arresti del 8 ottobre sono l'esito di una indagine iniziata nel 2013 e conclusasi nel dicembre del 2014 quando, la cimice piazzata nell'auto di uno dei poliziotti indagati viene scoperta. Un particolare che lascia supporre il ruolo di altre talpe nel corpo di polizia. Entrambe le bande arrestate ieri operavano con la compiacenza e la collaborazione attiva di diversi poliziotti corrotti. I gruppi fanno capo il primo al pregiudicato Donato Bucciero, affiliato al clan Belforte di Marcianise e il secondo al pregiudicato Giuseppe Liberato.

D'Alessio in Procura: su di me solo fango

"Oggi sono stato ascoltato esclusivamente in qualita' di testimone dalla procura e ho chiarito che l'ispettore capo arrestato ieri non è mai stato membro del mio staff. Sono estraneo ai fatti" ha affermato D'Alessio dopo essere stato sentito come persona informata sui fatti dal pm della Dda di Napoli. "Ho chiarito i termini dei miei rapporti con uno dei poliziotti coinvolti nella vicenda. Ho messo in evidenza la mia totale estraneità ai fatti contestati ai poliziotti, e mi è stata confermata anche dagli organi di procura la mia posizione di testimone".

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