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Scrisse “Forza Vesuvio” su Facebook: condannata consigliera della Lega Nord

La consigliera del “Carroccio” era stata denunciata dall’avvocato napoletano Angelo Pisani nel 2015. Adesso il Tribunale Penale di Monza l’ha condannata a 20 giorni di reclusione e al pagamento della cifra simbolica di un euro, così come richiesto dallo stesso querelante.
A cura di Valerio Papadia
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Donatella Galli
Donatella Galli

Nel 2015, Donatella Galli, consigliera della Lega Nord in Monza e Brianza, scrisse un post su Facebook che recitava: "Forza Etna, Forza Vesuvio, Forza Marsili", auspicandosi dunque che l'azione dei tre grandi vulcani del Sud Italia potesse spazzare via Catania, Napoli e le coste siciliane e calabresi. L'avvocato napoletano Angelo Pisani, sempre nel 2015, aveva denunciato la leghista in quanto "propagandava idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali e commetteva atti di discriminazione razziale ed etnica fondata sulla superiorità sopra indicata".

Ebbene, come rende noto Pisani, Donatella Galli è stata condannata dal Tribunale Penale di Monza a 20 giorni di reclusione (quasi sicuramente con pena sospesa, dato che la consigliera è incensurata) e al pagamento di una somma simbolica di 1 euro alle parti civili costituite, tra cui proprio l'avvocato – difeso dai colleghi Sergio Pisani e Bruno Locoratolo – e l'VIII Municipalità di Napoli, di cui il legale all'epoca era presidente.

"La sentenza ribadisce un principio che forse a Napoli qualcuno, ma fortunatamente solo una minoranza, stenta a voler capire: non è con il “guevarismo” di ritorno, o fomentando le piazze, che si contrastano i Salvini di turno, ma solo con la cultura e dialogo o, se necessario, dentro le aule di tribunale, come faremo in circostanze analoghe anche per violenza e xenofobia negli stadi" ha commentato Angelo Pisani.

Contattato da Fanpage.it, Pisani ha ribadito l'importanza di una sentenza del genere, che non solo arriva da un tribunale non territoriale, quindi non di parte, ma che potrebbe creare un predente molto importante in giurisprudenza anche per perseguire, in futuro, gli atteggiamenti violenti e xenofobi di coloro i quali, ad esempio negli stadi, espongono striscioni offensivi e intonano cori razzisti.

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