166 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Scuola Madonna Assunta di Bagnoli: mensa ferma, ore di lezione perse. La rabbia dei genitori

Una lettera dei genitori di molti alunni della scuola Madonna Assunta di Bagnoli, periferia occidentale di Napoli, pervenuta alla redazione di Fanpage.it, denuncia la situazione nell’istituto scolastico. Nella proposta didattica della scuola c’è il tempo pieno, che però non è ancora partito: agli studenti, dunque, invece delle 40 ore settimanali previste, ne vengono garantite, ad oggi, soltanto 25. Per lo stesso motivo, la refezione non è ancora attiva.
A cura di Valerio Papadia
166 CONDIVISIONI
Immagine

Una richiesta di aiuto quella pervenuta alla redazione di Fanpage.it in una lettera firmata da molti genitori degli studenti della scuola Madonna Assunta di Bagnoli, periferia occidentale di Napoli, da anni considerata un centro di eccellenza e punto di riferimento non solo del quartiere grazie al metodo di insegnamento che sposa i principi del pedagogista Freinet, metodo naturale di apprendimento e cooperazione: le nozioni non vengono inculcate meccanicamente ai bambini, ma attraverso la stimolazione del pensiero e dell'esperienza pratica. Nell'offerta didattica dell'istituto scolastico rientra il tempo pieno, ma ad oggi questo non è ancora stato attivato: la conseguenza si traduce in ore di lezione perse, dal momento che al posto delle 40 settimanali previste ne vengono garantite soltanto 25. Nemmeno la refezione, che dovrebbe accompagnare il tempo pieno, è ancora partita.

Come spiegano i genitori nella lettera: "Per le 20 classi della primaria tale metodo didattico dovrebbe essere distribuito in 40 ore settimanali, attualmente ne vengono garantite 25 (l’orario di ingresso è alle 8:30/40, quello di uscita alle 13.30, con il tempo pieno gli allievi uscirebbero alle 16.20). Questo vuol dire che, ad oggi, 12 novembre 2019, tutti gli alunni della primaria (ben 20 classi) hanno perso ciascuno ben 84 ore di lezione. E chissà quante ancora ne perderanno prima che parta (e se mai partirà) il tempo pieno". E ancora: "Molti alunni anche dell’infanzia e della primaria, che sono residenti in altre zone del napoletano, arrivano a casa anche dopo le ore 15 e a digiuno: chi si sta preoccupando di loro? Quale rappresentante delle istituzioni si sta facendo carico dei disagi familiari a cui il collettivo genitoriale deve far fronte per la mancanza del tempo pieno?".

I genitori si chiedono: "Si riuscirà a completare il programma didattico entro il 6 giugno? Ai nostri figli, in questo momento, non è garantito il diritto allo studio: chi se ne sta assumendo la responsabilità? Quante altre scuole di Napoli a tempo pieno si trovano nella stessa situazione?". I ritardi nella fruizione dell'offerta che la scuola dovrebbe garantire vanificano tutto il valore dell'istituto, che da circa 30 anni, come detto, rappresenta un polo di eccellenza nella formazione.

166 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views