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“Se non ci paghi diciamo a tuo padre che ti droghi”, e si fanno dare 60mila euro

Due persone sono state arrestate dai carabinieri di Teano con l’accusa di avere estorto 60mila euro a un ragazzino di 16 anni della provincia di Caserta: lo minacciavano di dire ai suoi genitori che si drogava, di avvisare i servizi sociali che lo avrebbero allontanato dalla famiglia e di fare del mare alla madre e alla sorella. I fatti risalgono al 2017, il denaro era stato sottratto ai genitori.
A cura di Nico Falco
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Tutto era partito con la vendita di un motorino. Prezzo, 50 euro. Poi i soldi per pagare il meccanico, e infine l'estorsione: 60mila euro, sottratti di nascosto ai genitori, per evitare la denuncia, che venisse detto al padre che si drogava e che venisse fatto del male ai suoi familiari. L'incubo di un ragazzo di 17 anni di Teano, in provincia di Caserta, è finito con le indagini dei carabinieri, che hanno arrestato due persone per estorsione su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere: Umberto Loffredo, di 37 anni e Luigi Carderopoli, 41, entrambi di Teano (Caserta), sono stati trasferiti in carcere.

La vicenda risale al 2017, quando la vittima, che all'epoca ha 16 anni, incontra Umberto Loffredo. L'uomo gli propone di comprare un ciclomotore per 50 euro. Il ragazzo paga, e gli dà anche altri 50 euro quando gli Loffredo gli spiega che ci sono dei lavoretti da fare sul mezzo e che se ne può occupare un suo amico meccanico. In realtà si tratta di Luigi Cardaropoli. E a quel punto scatta la trappola. I due gli spiegano che il mezzo è stato sequestrato perché senza assicurazione e che dentro c'era della droga; se non avesse pagato, avrebbero detto che gli stupefacenti erano i suoi.

Il ragazzino, impaurito delle conseguenze, consegna una prima somma. Quasi 2mila euro, che prende dalla soffitta, dove i genitori tenevano del denaro che sarebbe servito per acquistare una attività commerciale. Le richieste, però, non cessano. Anzi, diventano sempre più pressanti. Minacce di morte, di denuncia ai servizi sociali che lo avrebbero allontanato dalla famiglia, di ritorsioni sulla madre e sulla sorella più piccola, fino a costringerlo a consegnare in meno di 30 mesi quasi 60mila euro. Quando il padre scopre l'ammanco, lui cede e insieme vanno dai carabinieri di Teano per sporgere denuncia.

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