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Secondigliano, affiliato al clan Licciardi l’uomo freddato in strada

Il cadavere rinvenuto martedì sera nel quartiere Secondigliano, a Napoli, apparterrebbe a Francesco Climeni. L’uomo, secondo quanto emerso, sarebbe affiliato al clan Licciardi: forse un regolamento di conti alla base dell’omicidio.
A cura di Chiara Ammendola
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Apparterrebbe a Francesco Climeni, il cadavere rinvenuto nel quartiere Secondigliano, martedì sera dalla polizia all'interno di una Smart, in via Altair. Il corpo dell’uomo, riverso nell’abitacolo del veicolo, è stato notato da alcuni passanti. La vittima, 55 anni, pregiudicato, sarebbe legato al clan Licciardi della Masseria Cardone: secondo quanto emerso dai primi rilievi della polizia scientifica Climeni sarebbe stato raggiunto da almeno cinque proiettili mentre si trovava all'interno dell'auto. Accanto al corpo sono stati ritrovati infatti diversi bossoli da 9mm. Sull'omicidio stanno indagando gli agenti del commissariato di Secondigliano che, vista la centralità del luogo dell'omicidio (la strada si trova tra il rione Berlingieri e il rione Kennedy), hanno immediatamente sentito i diversi testimoni presenti. Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di un regolamento di conti maturato negli ambienti della criminalità locale, ma resta ancora da accertare la dinamica dell'omicidio.

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