Secondigliano, la promessa dopo le proteste: “Il Parco San Gaetano Errico riaprirà tra 15 giorni”
Il Parco San Gaetano Errico, chiuso all'improvviso per mancata sicurezza, riaprirà tra 15 giorni. È la promessa del Comune di Napoli alla cittadinanza di Secondigliano e agli esponenti della Settima Municipalità, dopo le vive proteste e i chiarimenti ufficiali richiesti dal Presidente Maurizio Moschetti. Sono partiti ieri mattina i lavori di sicurezza all'interno del parco, considerato unico polmone verde del popoloso Rione Kennedy, con l'obiettivo di ripristinare al più presto l'agibilità del parco e le funzioni più elementari.
C'è soddisfazione da parte dei consiglieri del "parlamentino". Marianna Cuomo (Fdi) spiega a PeriferiamoNews che "il parco tornerà ai suoi legittimi proprietari, cioè i cittadini che lo vivono, entro 15 giorni". Pasquale Esposito (Pd): "I lavori sono finalmente iniziati. Vigileremo affinchè sia rispettato il programma degli interventi. A lavori conclusi, riprenderemo la discussione per ottenere un concreto rilancio del parco". Anche il consigliere Luigi Amato (FI) esprime grande soddisfazione pur restando vigile:
Il Presidente Maurizio Moschetti avvalendosi dell'impegno del Presidente della commissione Parchi Giuseppe Scala, a cui vanno i miei complimenti, è riuscito ad accelerare un processo che sarebbe durato almeno fino a settembre, organizzando in ventiquattro ore un tavolo di trattativa con gli organi comunali competenti. La spinta più grande l'hanno data i cittadini con le denunce via social e i sit-in fuori il Parco San Gaetano Errico, è la vittoria di un quartiere che grida vendetta. La cultura parte da qui.
La sfida resta quella di riportare il Parco San Gaetano Errico alle sue condizioni originali, assicurando la vigilanza giorno e notte che ha sempre garantito, nei primi due anni, il controllo sulle strutture scoraggiando gli interventi dei teppisti. Un'altra sfida, più complessa ma necessaria, è quella rivolta alla cittadinanza. Aspettando la riqualificazione, è fondamentale un atteggiamento collaborativo al fine di prevenire comportamenti scorretti, isolando violenti e incivili. La solita sfida che, a parole, son tutti bravi a vincere.