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Secondigliano, strangola la moglie in casa: “Era malata”

L’uomo ha tolto la vita alla moglie strangolandola con un filo elettrico. Agli inquirenti ha dichiarato di averla uccisa perché malata terminale. Dagli accertamenti degli investigatori emerge che il 79 aveva già tentato di uccidere la donna, colpendola con un matterello.
A cura di An. Mar.
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Tragedia nella periferia di Napoli.  Antonio Parisi, 79 anni, ha ucciso la moglie nel loro appartamento di via  Monte Grappa, nel quartiere Secondigliano di Napoli. La vittima, Paolina Gargiulo, aveva 69 anni. Il 79enne  l'ha strangolata con un filo elettrico. Agli inquirenti che lo hanno arrestato l'anziano ha confessato di aver voluto togliere la vita alla moglie, malata terminale, perché ormai senza speranza. Le forze dell'ordine hanno proceduto all'arresto e ai necessari rilievi nell'abitazione dei coniugi. Si attende per sapere se sul corpo della donna sarà disposta l'autopsia.

Una tragedia annunciata: aveva già provato ad ucciderla

Già due anni fa, nel maggio 2013,  Parisi tentò di uccidere la moglie colpendola con un matterello. Il 70enne fu quindi arrestato e scontò un anno ai domiciliari. Tuttavia, secondo quanto accertato dalla polizia, Paolina Gargiulo non era malata terminale, ma soffriva di  problemi di natura psichica. La donna era anche in cura al centro di Igiene mentale al distretto di Secondigliano. I due erano sposati da 42 anni e hanno tre figlie, due delle quali hanno lasciato Napoli e vivono da tempo a Milano. La terza vive invece nel vicino quartiere di Scampia.

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