video suggerito
video suggerito

Sequestrate nel golfo di Napoli 10 tonnellate di cozze pericolose

I mitili che stavano per finire sulle tavole di decine di napoletani provengono dalle acque del molo Sovraflutto, dove vige il divieto dell’acquacoltura dopo la scoperta del virus dell’epatite A nelle cozze coltivate. Le cozze, rivendute, avrebbero fruttato circa 50mila euro.
A cura di An. Mar.
345 CONDIVISIONI
Immagine

Ancora allerta sicurezza per le cozze inquinate. Dieci tonnellate di mitili  che stavano per finire sulle tavole dei consumatori sono state sequestrate dai carabinieri del nucleo Navale di Napoli, in collaborazione con gli ispettori dell'Asl Na1 e le unità subacquee dei vigili del fuoco, perché pericolose la salute pubblica. I militari hanno scoperto un campo marino utilizzato per l'acquacoltura clandestina di cozze al molo Sovraflutto, lato Viglienza. Le cozze, rivendute, avrebbero fruttato più di 50mila euro.

Nonostante la sospensione delle attività di acquacoltura che vige lungo la fascia costiera napoletana e puteolana, dopo la recente scoperta del virus dell'epatite A durante l'analisi di campioni di mitili, sono state scoperte le 10 tonnellate di cozze pericolose. Impressionante – hanno riferito i carabinieri – vedere i filari lunghissimi e carichi di mitili emergere a pochissima distanza dal molo Vigliena da un fondale di circa 10 metri. I filari sono stati trainati a largo dalla motovedetta dell'Arma "803 Garofalo", e poi distrutti mediante affondamento in acque profonde oltre 50 metri. Alcuni campioni prelevati dagli ispettori del dipartimento prevenzione servizio veterinario dell'Asl saranno inviati in laboratorio per le necessarie verifiche. Sono in corso indagini per identificare i responsabili.

345 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views