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Sequestrate quasi 100 tonnellate di barattoli di pelati conservati tra la polvere e rotti

Sequestrate quasi cento tonnellate di pomodori pelati già confezionati: erano in barattoli danneggiati e conservati in un ambiente sporco. In un’altra operazione, scoperte altre 15 tonnellate di confezioni prive di pomodori di vario tipo senza tracciabilità e perfino un lavoratore in nero all’interno dell’azienda.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tonnellate di barattoli di salsa e pelati in pessime condizioni igieniche sequestrati dai carabinieri del Nucleo Sanità e Antisofisticazione di Salerno. Si tratta del risultato di una vasta operazione condotta dai militari dell'Arma sul territorio salernitano, tra il capoluogo e la provincia. Anche a Nocera Inferiore, infatti, ci sono state ispezioni igienico-sanitarie all'interno di stabilimenti che si occupano di produrre conserve alimentari.

Proprio in quest'ultimo caso, oltre a trovare quindici tonnellate di prodotti alimentari di vario tipo, ovvero pomodori a cubetti e pelati, totalmente privi di indicazioni che permettessero di risalirne alla tracciabilità, hanno scoperto vi fosse un lavoratore in nero: si tratta di un ragazzo italiano totalmente sconosciuto all'Ispettorato del Lavoro, sprovvisto di copertura assicurativa, che veniva impiegato nella lavorazione dei prodotti. Per le varie irregolarità riscontrate, i Nas hanno comminato violazioni amministrative per un totale di cinquemila euro.

Ma nel capoluogo salernitano è dove è avvenuta la scoperta maggiore: all'interno di un deposito di conserve, infatti, vi erano ben 97 tonnellate di pomodori pelati già frazionati in barattoli che aveva la banda stagnata danneggiata ed arrugginita: si tratta del lamierino di ferro rivestito di stagno sui lati, per renderlo compatibile con il contatto alimentare. Essendo danneggiata, il prodotto fuoriusciva dai barattoli, che a loro volta erano ricoperti da una notevole quantità di polvere e ragnatele, come spiegato dagli stessi militari del Nas. Tutta la merce, dal valore di circa ottantamila euro, è stata posta sotto sequestro mentre la titolare del deposito è stata denunciata a piede libero.

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