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Sequestrati beni per 160 milioni di euro nel napoletano ad un imprenditore

L’uomo è accusato di intestazione fittizia di beni: nei guai anche altre nove persone, considerate i prestanomi. Sequestrati 92 beni immobili tra il napoletano e l’avellinesi, sette conti correnti e due società nel settore turistico e nella compravendita di beni immobili.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Beni per circa centosessanta milioni di euro sono stati sequestrati nel napoletano ad un imprenditore, su provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli. L'uomo è accusato di intestazione fittizia di beni assieme ad altre nove persone, che sarebbero i presunti "prestanome". Le indagini sono iniziate nel 2012 e riguarderebbero beni frutto di "attività illecite" commesse dall'uomo tra il 1994 ed il 2008.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Napoli, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Direzione distrettuale antimafia partenopea. Nei guai un cinquantaduenne di Marigliano impegnato nei settori alimentare, immobiliare e ricettivo. I sequestri riguardano immobili, terreni e conti correnti, dal valore complessivo di centosessanta milioni di euro, e sono avvenuti in diverse città della provincia partenopea e non solo: Napoli, Marigliano, Scisciano, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana, Brusciano, Castello di Cisterno ed Avella, quest'ultima in territorio irpino a ridosso della provincia di Napoli.

Le indagini sono iniziate nel 2012 e sono state condotte sui beni riconducibili all'uomo e considerati il presunto frutto di attività illecite che il cinquantaduenne avrebbe commesso tra il 1994 ed il 2008. Già nel 2014 vi era stato un primo sequestro preventivo: quell'anno, l'uomo fu raggiunto dalla notifica di un'interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Napoli. E a quel punto, l'ipotesi degli inquirenti, l'uomo avrebbe creato fittiziamente quattro società per eludere i provvedimenti. Oggi invece sono finiti vincolati novantadue beni immobili, tra cui terreni nel vesuviano e nell'avellinese, sette conti correnti e due società nel settore turistico e nella compravendita di beni immobili, per un valore complessivo di centosessanta milioni di euro.

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