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Sequestrati beni per cento milioni di euro ad imprenditore nel casertano

Blitz della Dia a Casal di Principe: sequestrati beni per oltre cento milioni di euro ad un imprenditore, tra beni immobili, terreni, edifici, aziende, automobili, motoveicoli e rapporti finanziari.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Blitz della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, che a Casal di Principe ha sequestrato beni per cento milioni di euro ad un imprenditore settantatreenne del posto, ritenuto essere anche un "operatore economico di riferimento" del clan dei Casalesi fin dagli Anni Ottanta. Il provvedimento eseguito quest'oggi è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

A finire nei guai è l'imprenditore Alfonso Letizia, mondragonese attivo nel settore della produzione e della vendita del calcestruzzo. Letizia era stato già arrestato il 6 dicembre 2011 nell'ambito dell'operazione "Il Principe e la (scheda) ballerina" assieme ad altre 56 persone, tutte ritenute responsabili di vari reati: associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsione, turbativa delle operazioni di voto mediante corruzione e/o concussioni elettorali, truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, falso in atto pubblico, riciclaggio, reimpiego di capitali di illecita provenienza. Tutti reati aggravati dalla finalità di aver agevolato il clan "dei casalesi".

Secondo gli inquirenti, l'imprenditore era considerato il punto di riferimento del clan "dei casalesi", ovvero la famiglia Schiavone, poiché "metteva stabilmente a disposizione dall'organizzazione mafiosa i propri impianti di produzione del calcestruzzo e le proprie strutture societarie, ottenendo, di contro, l'ingresso nel novero delle aziende oligopoliste presenti sul mercato casertano", spiegano le forze dell'ordine, aggiungendo che "l'associazione imponeva sui cantieri controllati le forniture di calcestruzzo provenienti dalle loro aziende".

Ad essere stati sequestrati quest'oggi sono numerosi rapporti finanziari, ventotto tra auto e motoveicoli,  settanta immobili (tra cui terreni e fabbricati), di cui trenta a Mondragone, ventidue a Falciano del Massico, sette a Carinola, otto a Grazzanise, uno a Santa Maria Capua Vetere e due a Cavezzo, oltre a sei aziende, per un totale di oltre cento milioni di euro di valore complessivo.

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