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Sequestrati beni per oltre 5 milioni a Luigi Cassandra, politico vicino ai Casalesi

La guardia di finanza di Caserta ha sequestrato beni per oltre 5 milioni di euro a Luigi Cassandra, ex consigliere comunale e assessore di Trentola Ducenta già arrestato nel 2011 per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Secondo gli inquirenti Cassandra era il politico di riferimento del clan camorristico legato a Michele Zagaria.
A cura di Francesco Loiacono
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Un maxi sequestro di beni per un valore complessivo di oltre cinque milioni di euro. È quello compiuto nella mattinata odierna dalla guardia di finanza di Caserta ai danni di Luigi Cassandra, ex consigliere comunale e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trentola Ducenta (Caserta) già arrestato nell'ottobre 2011 per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Cassandra, secondo gli inquirenti, era il politico di riferimento del clan camorristico dei Casalesi, nello specifico la fazione riconducibile a Michele Zagaria. Proprio quest'ultimo secondo le indagini sarebbe stato il "socio occulto" di Cassandra nell'affare relativo alla costruzione del "Night and day", un complesso turistico e sportivo di Trentola Ducenta realizzato con i soldi della camorra.

Al centro delle indagini un complesso sportivo riconducibile a Michele Zagaria

Per ottenere le autorizzazioni necessarie a costruire l'impianto, una sorta di "lavatrice" per i soldi di provenienza illecita del clan, Cassandra aveva sfruttato il suo ruolo di assessore e le pressioni intimidatrici dei Casalesi. In questa maniera era riuscito a edificare il complesso, che fungeva anche da luogo di ritrovo per summit mafiosi, su un terreno ancora a uso agricolo. Il sequestro odierno deriva dagli accertamenti patrimoniali svolti dalla guardia di finanza, che hanno evidenziato una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e la capacità economica di Cassandra e delle persone fisiche e giuridiche a lui collegate, rispetto alle risorse materialmente impiegate per la realizzazione del complesso turistico. Per gli inquirenti questa sarebbe la dimostrazione del fatto che i fondi utilizzati per la costruzione del "Night and Day" non potevano che provenire dalle attività delittuose del clan.

Molti i beni di lusso sequestrati a Cassandra: sei appartamenti, due terreni con piscine, otto autovetture ed una moto, quote di undici società e conti correnti. Le varie società erano intestate di volta in volta a diversi prestanome per rendere difficile ricondurre tutto il complesso a Michele Zagaria. In questa operazione di costruzione di "scatole cinesi", Cassandra sarebbe stato aiutato dalla moglie, dalle proprie sorelle, dal cognato e da svariati prestanome.

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